Più attenzione sulle condizioni di lavoro dei migranti che, ogni giorno, da via Pola si recano nelle varie aziende del territorio, e non solo, per adempiere alle loro mansioni. Da alcune settimane il Comune di Alba, con i vari attori sociali, hanno alzato il livello di guardia dopo episodi che hanno fatto riflettere. Ma cosa è successo? Alcuni lavoratori stagionali migranti – una quindicina sui circa 40 attualmente ospiti della struttura – hanno lamentato condizioni di lavoro troppo dure nei campi, dove a combattere il sole non bastavano le forniture d’acqua in dotazione dal mattino. In alcune realtà i lavoratori non venivano ristorati con altri liquidi o cibo, così da arrivare esausti la sera, e in diversi hanno accusato malori, dopo turni di lavoro ben oltre le ore pattuite.
«Siamo a conoscenza della situazione di alcuni stagionali che lavorano nei campi in condizioni non accettabili - afferma Elisa Boschiazzo, assessore albese alle Politiche Sociali - e preciso subito che gli episodi non si sono verificati nel territorio albese. Al mattino gli stagionali partono da via Pola con acqua e monodosi di gel energetici in dotazione, ma il grande caldo richiede sicuramente maggiori assunzioni di liquidi e cibo, adeguati al loro lavoro, a cui dovrebbero pensare i datori di lavoro.
In sinergia con i sindaci e le forze dell’ordine abbiamo già monitorato i vari casi e gli episodi di “sfruttamento” sembrano essere diminuiti. La situazione non è piacevole per colpa di qualche imprenditore, a fronte di molte aziende attente al loro personale, trattato con umanità e rispetto. Stiamo cercando di risolvere il problema per far rientrare la situazione e per permettere agli stagionali di affrontare serenamente la loro giornata. Il lavoro deve nobilitare l’uomo, non diventarne un peso».
In Breve
mercoledì 15 maggio