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Attualità | 05 luglio 2022, 15:30

Alba alza l’attenzione sulle condizioni di lavoro degli stagionali agricoli ospiti in via Pola

L’assessore Boschiazzo: «In contatto con le forze dell’ordine per monitorare la situazione di alcuni migranti che, al di fuori del territorio albese, lavorano nelle campagne in condizioni non accettabili»

Un nuovo capitolo sul libro dei migranti ospitati in via Pola (nella foto la struttura gestita da don Gigi Alessandria): il Comune di Alba e gli attori sociali cercano di tutelarli ancora una volta

Un nuovo capitolo sul libro dei migranti ospitati in via Pola (nella foto la struttura gestita da don Gigi Alessandria): il Comune di Alba e gli attori sociali cercano di tutelarli ancora una volta

Più attenzione sulle condizioni di lavoro dei migranti che, ogni giorno, da via Pola si recano nelle varie aziende del territorio, e non solo, per adempiere alle loro mansioni. Da alcune settimane il Comune di Alba, con i vari attori sociali, hanno alzato il livello di guardia dopo episodi che hanno fatto riflettere. Ma cosa è successo? Alcuni lavoratori stagionali migranti – una quindicina sui circa 40 attualmente ospiti della struttura – hanno lamentato condizioni di lavoro troppo dure nei campi, dove a combattere il sole non bastavano le forniture d’acqua in dotazione dal mattino. In alcune realtà i lavoratori non venivano ristorati con altri liquidi o cibo, così da arrivare esausti la sera, e in diversi hanno accusato malori, dopo turni di lavoro ben oltre le ore pattuite.

«Siamo a conoscenza della situazione di alcuni stagionali che lavorano nei campi in condizioni non accettabili - afferma Elisa Boschiazzo, assessore albese alle Politiche Sociali - e preciso subito che gli episodi non si sono verificati nel territorio albese. Al mattino gli stagionali partono da via Pola con acqua e monodosi di gel energetici in dotazione, ma il grande caldo richiede sicuramente maggiori assunzioni di liquidi e cibo, adeguati al loro lavoro, a cui dovrebbero pensare i datori di lavoro.

In sinergia con i sindaci e le forze dell’ordine abbiamo già monitorato i vari casi e gli episodi di “sfruttamento” sembrano essere diminuiti. La situazione non è piacevole per colpa di qualche imprenditore, a fronte di molte aziende attente al loro personale, trattato con umanità e rispetto. Stiamo cercando di risolvere il problema per far rientrare la situazione e per permettere agli stagionali di affrontare serenamente la loro giornata. Il lavoro deve nobilitare l’uomo, non diventarne un peso».

Livio Oggero

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