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Attualità | 13 giugno 2022, 11:18

La città di Bra ha omaggiato la scrittice e parlamentare Gina Lagorio

Domenica 12 giugno a Palazzo Mathis si è tenuto "Bra o della felicità", testo dedicato a Giovanni Arpino. Una giornata tra letture e riflessioni

Un ricordo importante di Gina Lagorio tra musica, lettura e riflessione

Un ricordo importante di Gina Lagorio tra musica, lettura e riflessione

Domenica 12 giugno a Palazzo Mathis si è tenuto "Bra o della felicità", omaggio alla scrittrice e parlamentare Gina Lagorio, nata a Bra, vissuta a Cherasco e poi insignita, nel 2002, della cittadinanza onoraria della sua città natale. A introdurre, un intervento del sindaco Gianni Fogliato e del vicesindaco Biagio Conterno, che ricorda:

«Gina era nata nel 1922, agli albori della dittatura fascista, figlia di chi aveva subito i traumi della Grande Guerra. Sicuramente da questo clima è stata toccata, riuscendo però ad essere sempre portatrice di valori legati alla tradizione liberal-democratica, combattendo per la dignità dei cittadini».

«Ci auguriamo allora che le giornate di celebrazione del centenario che cominciano oggi, siano occasione per riscoprire questa figura e per riprendere a usare le parole, con cui lei ha sempre avuto dimestichezza, con il loro significato appropriato», ha continuato Conterno, per poi concludere: «Queste infatti sono come dei ponti che servono a unire e non a dividere, pur nel rispetto delle posizioni di ciascuno. Proprio questo è uno dei lasciti principali di Lagorio: la dignità di una professione che parte dal presupposto fondamentale dell’autenticità, della capacità di mettersi in gioco, di non sottrarsi alle battaglie per difendere le proprie posizioni».

Il sindaco ha inoltre colto l’occasione per ricordare che, martedì scorso, insieme al Comune di Alba e i rappresentanti di Langhe e Roero ha avviato le procedure burocratiche per candidare questi territori come Capitale della Cultura 2026.

L’evento è poi proseguito con uno spettacolo condotto da Cetta Berardo, curatrice della rassegna dedicata alla scrittrice, accompagnata dalla voce recitante di Vittoria Morino, compagnia Artedanza; dall’arpa di Sara Milanesio, Fondazione Fossano Musica, e dalla testimonianza di Benedetta Barone, nipote di Lagorio. Un viaggio tra i suoi scritti e le parole chiave che costituiscono l’ossatura della sua opera, attraverso la lettura e il commento di alcuni brani. A partire da "allegria" e "felicità", con " Bra o della felicità", testo dedicato a Giovanni Arpino in cui l’autrice ricorda la città della sua infanzia: "A Bra sono stata felice". Sara Milanesio ha poi intervallato le letture esibendosi nella "Chanson du Mai" di Alphonse Hasselmans, per ricordare l’importanza della musica per la scrittrice. Le celebrazioni proseguiranno con diversi appuntamenti in autunno: una passeggiata letteraria, un incontro sul tema “Le parole al femminile”, un evento per gli studenti delle scuole superiori e lo spettacolo teatrale tratto da “La memoria perduta”.

Luca Sottimano

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