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Attualità | 01 giugno 2022, 14:23

All’Enologica di Alba arriva un simulatore di "ambienti confinati": formazione in sicurezza contro le morti in silos e cisterne [VIDEO]

A un anno dalla tragedia di Cossano Belbo uno speciale progetto che insieme all’istituto Umberto I coinvolge l'Inail, le associazioni di categoria del comparto agricolo e industriale, la Vignaioli Piemontesi e Banca d’Alba

Il simulatore brevettato dall'Inail (foto Ministero degli Interni)

Il simulatore brevettato dall'Inail (foto Ministero degli Interni)

Un passo concreto nella direzione di una maggiore sicurezza sul lavoro nelle nostre aziende agricole e vitivinicole, perché non debbano più accadere tragedie come quelle verificatesi nel settembre 2020 a Cavallermaggiore, dove i fratelli Davide e Francesco Gennero morirono asfissiati in un silos della loro azienda agricola, o il 4 giugno di un anno fa in una cantina spumantiera di Cossano Belbo, con la morte di Gianni Messa e Gerardo Lovisi, morti durante le operazioni di pulizia di una cisterna.

Questa la motivazione dell’iniziativa prossima a realizzarsi grazie alla collaborazione tra la sede provinciale dell’Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (Inail), la Scuola Enologica Umberto I di Alba, il Servizio Prevenzione Infortuni dell’Asl Cn2 (Spresal), le sedi provinciali di Confindustria, Coldiretti, Confagricoltura e Confartigianato, la Vignaioli Piemontesi e Banca d’Alba.

Una sinergia grazie alla quale lo storico istituto scolastico albese diventerà la sede di uno speciale momento di formazione alla sicurezza sul lavoro realizzato mediante l’utilizzo di un simulatore di "spazi confinati": un dispositivo dalle dimensioni di un container che il dipartimento di ricerca dell’Inail di Roma ha ideato e quindi brevettato in tutta Europa, in America e in Russia, e che ora viene utilizzato per addestrare gli addetti che lavorano nelle cantine o nelle imprese dove sono presenti cisterne, vasche, silos e in generale luoghi chiusi.

In arrivo dalla capitale grazie al contributo concesso da Banca d’Alba, che si farà carico dei costi di trasporto e posa, il simulatore rimarrà una settimana negli spazi esterni attigui alla cantina della scuola enologica, dove verrà utilizzato in uno speciale training che coinvolgerà gli addetti alla sicurezza di cantine e aziende agricole del territorio, coinvolgendo anche gli studenti dell’Umberto I.

"Questo è un progetto cui teniamo molto perché davvero pensiamo che l’utilizzo del simulatore e la formazione a questo collegata possa salvare la vita delle persone – spiega il direttore provinciale Inail Aldo Pensa –. Coloro che andranno a fare l'esperienza al suo interno si troveranno in un ambiente dentro il quale tutte le esperienze sensoriali, come udito, vista e olfatto, sono stravolte, imparando a gestire situazioni che nella pratica possono avere conseguenze tragiche, come abbiamo purtroppo visto nei casi di Cavallermaggiore e di Cossano Belbo". 

   

Ovviamente felice di questa opportunità la preside dell’Umberto I di Alba Antonella Germini: "Abbiamo scoperto dell’esistenza di questo presidio per la formazione nel corso di un convegno organizzato nello scorso dicembre e abbiamo subito insistito per poterlo avere da noi. Questo tipo di formazione esiste già, ma all’interno di un ambiente protetto è all’avanguardia e particolarmente indicata per la prevenzione di simili incidenti. Si tratta di una problematica che ci tocca molto da vicino, vista la professione cui avviamo i nostri allievi nelle sedi di Alba, Grinzane, Fossano e Verzuolo, e ancor di più considerato che uno dei fratelli mancati a Cavallermaggiore era un ex allievo a Fossano, mentre Gerardo Lovisi, il 45enne di Nizza Monferrato mancato a Cossano, lo era stato ad Alba".  

[Antonella Germini, preside dell'Umberto I]

Il professor Giuseppe Dacomo, storico docente dell’Enologica e e collaboratore della dirigente scolastica sui progetti del territorio, sottolinea la bontà dell’iniziativa e "il fondamentale coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, dalle associazioni di categoria alla Vignaioli Piemontesi a Confindustria. In questa settimana – aggiunge – avremo la possibilità di avere da noi gli ingegneri dell’Inail di Roma, che terranno i corsi agli addetti. Ma la cosa per noi molto significativa è che potremmo coinvolgere i nostri docenti e i nostri studenti, che del corso potranno fare la parte teorica cominciando a capire quanto sia importante la sicurezza sul lavoro".

Dal docente arriva poi un particolare ringraziamento a Banca d’Alba, che "ancora una volta si è dimostra molto vicina alle esigenze del territorio e che ha subito hanno aderito a nostro progetto aiutandoci economicamente e ripromettendosi di affrontare questa tematica anche presso i suoi centri medici".

[La sede della scuola enologica di Alba]

Ezio Massucco

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