H Zone, una parte della città attesa da un futuro caratterizzato da importanti lavori di miglioramento, per rendere il complesso contiguo alla città studi più attrattiva e funzionale. Tra i progetti per la ristrutturazione dell’ex galoppatoio e la realizzazione della nuova caserma dei Vigili del Fuoco, c’è da capire come, dal 1° luglio, si condurrà l’omonimo centro giovani, attualmente concesso in gestione al consorzio Sinergie Sociali, che, attraverso la cooperativa Astrolavoro, assicura questo servizio da ormai cinque anni.
Un quinquennio dove il rapporto tra il gestore e il Comune di Alba è sempre stato improntato sul dialogo e sull’aiuto, considerando anche la problematica dei due anni di pandemia.
Ora l’amministrazione comunale ha aperto la gara per la scadenza della concessione attuale e sul nuovo capitolato, approvato questo mese in Giunta, il consorzio Sinergie ha qualche dubbio che spera di risolvere presto per poter continuare il lavoro iniziato cinque anni fa.
«Per noi l’H Zone - spiega il direttore di Sinergie Sociali Gian Piero Porcheddu - è da sempre un centro di aggregazione su cui abbiamo lavorato per renderlo punto di riferimento per i giovani e per altre associazioni, che abbiamo sempre agevolato a livello di utilizzo degli spazi.
Negli anni la zona è migliorata, anche grazie al continuo dialogo e interesse da parte del Comune, per rendere più interessante questa parte della città che, pur essendo a ridosso del centro, presenta alcune situazioni problematiche.
In questi cinque anni abbiamo sempre insistito sul valore sociale del progetto che, a nostro avviso, deve essere la parte prioritaria. Il lato diciamo 'commerciale' ed economico serve solo per le attività. Sono due aspetti che sicuramente devono coesistere, ma credo che sia ora di capire in che modo.
Vorrei discuterne con il sindaco Carlo Bo e gli assessori che si occupano dell’H Zone, così da capire bene quale futuro attende questa realtà. Bene l’evoluzione degli spazi sportivi, ma l’aspetto educativo dovrebbe essere più forte e sentito, ritengo».
Due aspetti, quello sociale e quello economico, da fare coesistere: «Come ho detto prima abbiamo sempre cercato di unire questi aspetti con il Comune, ma credo che la situazione attuale sia da migliorare: l’Amministrazione comunale non può sempre aiutare con contributi economici per coprire il bilancio.
Ci vorrebbero più entrate, perché l’aspetto commerciale è comunque reale, e più responsabilità nell’utilizzo dei servizi. Ad esempio, i campi sportivi perché sono gratuiti? Noi li teniamo puliti e in condizioni ottimali di utilizzo, ma credo che, se ci fosse un progetto sociale più chiaro unito a quello economico, si potrebbe lavorare meglio. E lo dico nell’interesse di tutti. Credo che questo punto si possa discutere col Comune, come abbiamo sempre fatto», conclude il direttore di Sinergie Sociali.
Il vicesindaco Carlotta Boffa che, col collega Massimo Reggio e il capo di Gabinetto del Sindaco Leonardo Prunotto, segue l’H Zone, replica così: «Siamo soddisfatti della gestione da parte di Sinergie che, non dimentichiamo, ha dovuto anche affrontare due anni di pandemia. Ora non si poteva più posticipare la gara per la nuova concessione e, in questo nuovo contesto, si è tenuto conto della conformazione dell’area, che è diventata più sportiva, e del parco Sobrino. Una zona in evoluzione dove si sta pensando a nuovi progetti tra caserma e nuova ala.
Tutti i miglioramenti fatti e quelli studiati per il futuro, vogliono rendere l’area più attrattiva per tutti, con vantaggi anche per il gestore, così da avere un lavoro più costante e gratificante sotto l’aspetto economico. Per la parte sociale posso dire che questo aspetto è secondo noi importante e lo si vede, ad esempio, nelle tariffe agevolate per l’affitto delle sale.
Nel nuovo bando c’è sempre questa componente sociale e non ci sono limiti, è solo stata inserita in un contesto che richiede una gestione più ampia. Il Comune continuerà ad aiutare il gestore e la libertà di progetto sociale continuerà a esserci. Con Sinergie vediamo il futuro in modo positivo, e siamo aperti al dialogo».
Ora non resta che attendere il prossimo mese, che potrà essere decisivo per il futuro di una parte della città migliorata molto negli ultimi anni, e che si spera possa continuare a ospitare i giovani che amano lo skate, il basket, l’aggregazione, la musica, e magari qualche progetto in più a loro dedicato.
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