“Esercitate la carità, ma esercitatela con entusiasmo. I poveri sono e saranno quelli che hanno da aprirci le porte del Paradiso”.
Sabato 30 aprile ricorre la memoria liturgica di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, apostolo della carità che unisce i due estremi dell’umanità, il ricco e il povero, legati dal filo della condivisione fraterna e dell’altruismo.
A Bra questo importante appuntamento di fede sarà anticipato mercoledì 27 aprile da un momento di festa nella casa natale del Santo sull’ala della Rocca, in comunione con le suore cottolenghine di Bra e del mondo. Dalle ore 18 scatterà la diretta sul canale Youtube dell’Unità pastorale 50 e sulla pagina Facebook del Comune, che coinvolgerà Saint-Pons, paese francese di cui è originaria la famiglia Cottolengo e legata a Bra da un patto di amicizia.
Dalla Provenza saranno trasmessi il video del sindaco Dominique Okrolig, all’interno della cappella dedicata al santo braidese e quello del parroco padre François Marot.
La serata in streaming prevede gli interventi di Lino Ferrero, delegato comunale per i gemellaggi e di suor Maria Teresa Colombo, custode della casa natale del Santo della carità. Non mancheranno i saluti del sindaco Gianni Fogliato e la benedizione finale di don Giorgio Garrone, parroco di Sant’Andrea, dove il 4 maggio 1786 venne battezzato il piccolo Giuseppe Agostino Benedetto.
Anche Torino è pronta a fare festa. Nella solennità di sabato 30 aprile, il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, sarà alla Piccola Casa della Divina Provvidenza. La visita ricorre a 180 anni dalla morte del fondatore (30 aprile 1842). Il cardinale si recherà all’Ospedale Cottolengo per poi inaugurare l’ampliamento della Rsa Frassati. Alle 10.30 presiederà la Messa solenne, concelebrata dal vescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia, dal Padre generale della Piccola Casa don Carmine Arice e da diversi sacerdoti cottolenghini. Un’opportunità di fede e di preghiera in cui tutta la comunità dei fedeli potrà stringersi intorno al Santo della Divina Provvidenza.
San Giuseppe Benedetto Cottolengo, fondatore dell’opera da lui denominata Piccola Casa della Divina Provvidenza che, dopo la sua morte, è popolarmente detta Cottolengo, nasce il 3 maggio 1786 a Bra, in una famiglia medio borghese con salde radici cristiane, primogenito di 12 figli. Alcuni anni dopo la sua ordinazione sacerdotale, è impressionato dalle condizioni di povertà degli uomini del suo tempo.
Ispirato da Dio e animato da spirito evangelico, in poco tempo Giuseppe Cottolengo dà vita a diffuse iniziative a favore degli uomini più bisognosi mostrando un grande spirito di accoglienza e di fiducioso abbandono a Dio, fino a spendere tutta la propria esistenza per la causa dei poveri, secondo il concetto: “Caritas Christi Urget Nos”.
Pregare, ringraziare e affidarsi è l’essenza di questa festa, che chiama ognuno di noi ad esportare nella vita quotidiana il messaggio che dimorava sulle labbra di San Giuseppe Benedetto Cottolengo e custodito nel cuore di tutti: “Deo Gratias!”. (Sivia Gullino)













