Ventotto millimetri di pioggia dall'inizio di gennaio al 15 marzo. 27 mm caduti durante le ultime precipitazioni di fine marzo/inizio aprile. 55 mm in poco più di tre mesi: un dato preoccupante per la zona di Langhe e Roero, se paragonato al 2021 in cui, nello stesso periodo, erano caduti più di 200 mm di pioggia.
«Questi numeri miseri confermano la situazione negativa che stiamo vivendo da mesi - afferma Laura Campigotto, funzionaria per il settore Protezione Civile di Alba e referente eventi atmosferici e climatici - e che, in base ai coefficienti di presenza di nuova acqua nelle falde profonde, include la Provincia di Cuneo tra i territori con siccità estrema. Un dato preoccupante, considerando che la primavera è appena iniziata e che i prossimi mesi sono importanti per la semina di molte materie prime alimentari. Ora speriamo in precipitazioni più abbondanti per i mesi di aprile e maggio, altrimenti si potrebbero anche valutare provvedimenti coi gestori dell’acquedotto».
E la neve che ha imbiancato le montagne non è stata abbondante come si sperava: «Le precipitazioni nevose - continua la Campigotto - non sono state sufficienti per poter pensare a una riserva idrica importante. Purtroppo non bastano 30/35 cm in quota. Il quadro generale si sta tingendo di colori poco limpidi, speriamo in un segno di speranza dal cielo, e non solo. C’è bisogno di positività: tra pandemia, guerra e ora la siccità continuiamo a vivere in un periodo in cui l’attenzione è posta su tanti lati della nostra vita».
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