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Attualità | 07 aprile 2022, 17:42

Dal bitume ai serramenti è tutto un rincaro: i Comuni ora temono il rischio delle gare deserte

L’assessore albese Massimo Reggio: "Ci troviamo con lavori affidati a dicembre e prezzi che intanto sono esplosi. Ma non possiamo chiedere alle ditte di lavorare in perdita. Confidiamo nelle misure in arrivo dal Governo"

I lavori di asfaltatura tra quelli interessati dai forti rincari fatti registrare dalle materie prime

I lavori di asfaltatura tra quelli interessati dai forti rincari fatti registrare dalle materie prime

Benedetti i fondi Pnrr, ma la già complicata corsa alle progettazioni che anche nella nostra provincia le amministrazioni locali hanno ingaggiato per rispettare gli stretti tempi previsti del Recovery Fund potrebbe trovare un difficile ostacolo nell’analoga ascesa che vede protagonisti i prezzi delle materie prime e dei materiali da costruzione in particolare.

Un’ennesima emergenza, non bastassero quelle indotte da due anni di pandemia, che in questo momento sta creando notevoli difficoltà a migliaia di Comuni italiani, e non soltanto per quanto riguarda il Pnrr.

"Purtroppo parliamo di una problematica che ad oggi interessa prima di tutto gli appalti coi quali realizzare lavori programmati da tempo, e quindi al di fuori di quanto verrà programmato col Pnrr – spiega da Alba l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Reggio. E’ facile da comprendere: parliamo magari di affidamenti banditi mesi fa sulla base di prezziari che ancora non risentivano dei fortissimi rincari che si sono registrati in modo particolarmente acuto a partire dagli ultimi mesi dello scorso anno, complice la serie di fattori che tutti ormai conosciamo: dall’incremento della domanda post pandemia al caro trasporti e sino al caro energia collegato anche al conflitto ucraino".

Il risultato – per certi versi paradossale, dopo anni caratterizzati dallo stallo negli investimenti pubblici seguito alle crisi del 2008 e 2011 –, è quello di opere ormai progettate da Comuni, Province e altri enti che rischiano di non trovare chi i lavori li esegua.

"E’ così – conferma Reggio –. ci troviamo con gare che magari sono state assegnate a dicembre ad aziende che ora si trovano a dover eseguire i lavori con prezzi dei materiali che in un così breve lasso di tempo sono già stravolti. Ci sta succedendo in diversi campi, dai lavori di asfaltatura, dove si sconta l’incremento del costo del bitume, che risente di quello energetico, ad altri interventi coi quali verifichiamo come per fare altri esempi siano esplosi i prezzi dei serramenti, delle opere in ferro e acciaio o del legno per le coperture. E’ una contingenza difficile da affrontare perché, come si può immaginare, l’ente locale non può adeguare in modo autonomo le cifre già pattuite nell’ambito di gare pubbliche. E dall’altro nemmeno può chiedere alle ditte di adempiere comunque agli impegni presi lavorando in perdita, perché non sarebbe giusto né etico. Attendiamo di regolarci sulla base di misure quali il decreto appena approvato dal Ministero delle Infrastrutture (leggi qui), che definisce compensazioni sui prezzi delle materie prime relativamente sulle opere edili realizzate nel secondo semestre 2021, nella speranza che questa spirale non porti a trovarci coi bandi di gara deserti".

Ezio Massucco

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