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Attualità | 28 marzo 2022, 18:36

Sport per la pace: Bra accoglie squadra femminile di hockey in fuga dall’Ucraina

Le giocatrici arrivate ieri da Sumy, città al confine nord-orientale della Russia, tra le prime prese d’assalto dai carri armati della federazione russa

Ieri sera l'arrivo delle giocatrici all'Hotel Cavalieri di Bra

Ieri sera l'arrivo delle giocatrici all'Hotel Cavalieri di Bra

Una storia che conferma come lo sport sappia essere un importante veicolo di solidarietà e fratellanza quella che arriva dalla città della Zizzola.
Qui, nella prima serata di ieri, domenica 27 marzo, ha fatto il suo arrivo un pullman con a bordo una ventina di donne ucraine in fuga dalla guerra. Particolarità del gruppo, giunto in città dopo un viaggio durato più di tre giorni, il fatto che sia quasi interamente composto dalle giocatrici del Sumchanka di Sumy, squadra professionistica di hockey su prato, disciplina che come noto ha in Bra una delle sue capitali italiane ed europee.

Ad accoglierle una delegazione guidata dal sindaco Gianni Fogliato, che in prima persona si è speso per portare il progetto di accoglienza che il Comune ha promosso insieme alla Hf Lorenzoni, la pluriscudettata società braidese. "Si tratta di un gruppo di giocatrici che arriva da Sumy, cittadina dell’Ucraina nord orientale, al confine con la Russia, che già aveva in corso contatti per uno scambio con la Lorenzoni prima che scoppiasse una guerra che l'ha investita sin dal primo giorno. Anche per questa ragione ci è parso naturale attivarsi per dare loro una mano in questo terribile frangente. Hanno superato un viaggio difficile e faticoso, avanzando solo in corrispondenza dei corridoi umanitari nei quali riuscivano a infilarsi. Insieme alla Lorenzoni dobbiamo ringraziare la Federazione Nazionale Hockey, che ci sta affiancando in questa iniziativa umanitaria, insieme anche all’Asl Cn2, alla Prefettura e alla Regione Piemonte, che ci ha seguito mediante la sua protezione civile e che si farà carico dei costi dell’accoglienza".

Per un mese il gruppo (ne fanno parte anche tre minori: una componente della squadra e due figli di giocatrici) sarà ospite dell’Hotel Cavalieri, in una zona vicina ai terreni da gioco abitualmente utilizzati dalla Lorenzoni, aggiungendosi così ai circa 25 profughi finora entrati nella contabilità del Comune come ospiti di privati cittadini.

"Vorremmo fare sì che anche attraverso lo sport queste ragazze possano ritrovare un po’ di quella normalità e quotidianità che hanno purtroppo perso con l’arrivo della guerra", riprende Fogliato, che commenta positivamente come "la nostra città sta dimostrando di saper essere accogliente, dando ospitalità a numerose famiglie e impegnandosi da subito per integrarle in ambiti quali quello scolastico e sociale, facendole partecipi della vita della città. Speriamo che questa positiva dimostrazione di fratellanza e amicizia tra i popoli possa rappresentare un piccolo ma significativo contributo nella costruzione di un mondo che viva la pace come un valore davvero irrinunciabile".

Ezio Massucco

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