“Bene l’inserimento delle nostre proposte su Made in Italy e imprese di prossimità”.
Lo afferma il Senatore Giorgio Maria Bergesio, Lega, commentando il disegno di legge sulla disciplina degli appalti approvato oggi pomeriggio in Senato con 197 voti favorevoli. Il provvedimento passerà ora all’esame della Camera.
Le finalità perseguite dal Ddl, composto da un unico articolo, sono semplificare, razionalizzare e riordinare la disciplina in materia di contratti pubblici, nonché evitare l’avvio di procedure di infrazione da parte della Commissione europea e giungere alla risoluzione di quelle già avviate.
“Grazie all’intervento della Lega la riforma degli appalti tutela il Made in Italy nelle forniture pubbliche, garantendo la quota maggioritaria di prodotti italiani rispetto a quelli di altri Paesi, rafforzando la portata dissuasiva della norma e inserendo una sanzione che scoraggerà in modo ben più efficace il mancato respingimento di offerte contenenti una quota maggioritaria di prodotti originari di Paesi Terzi. Inoltre impone la semplificazione delle regole che configurano l'illecito professionale, individuando precisamente le cause per l'esclusione dai bandi", afferma Bergesio.
"Altre notizie positive: la possibilità di suddividere o accorpare gli appalti in lotti, che valorizza le Pmi e le microimprese dei territori, ed il vincolo di un regime obbligatorio per la revisione dei prezzi al verificarsi di situazioni particolari ed imprevedibili, fondamentale per garantire l'aderenza dei costi al reale andamento del mercato”, dice ancora il Senatore.
Numerose le altre proposte fortemente volute dalla Lega accolte dal Disegno di legge. In particolare: la ridefinizione della disciplina secondaria in relazione alle diverse tipologie contrattuali al fine di risolvere i problemi di disorientamento per le stazioni appaltanti e di appesantimento della normativa primaria sui contratti pubblici con norme di dettaglio; la nuova disciplina del ricorso al sorteggio, che grazie alla Lega dovrà essere fortemente limitata e regolata; la norma che, a proposito della previsione dei Criteri Ambientali Minimi negli appalti e nei contratti pubblici, introdotta dal disegno di legge, prevede che essi siano da rispettare obbligatoriamente differenziati per tipologie ed importi di appalto e, in ogni caso, dispone un periodo transitorio in seguito all’emanazione dei decreti ministeriali con tempi congrui per l'avvio della relativa applicazione; un ulteriore emendamento prevede che le polizze assicurative per la copertura di rischi professionali a favore di personale interno impiegato dalle stazioni appaltanti siano a carico delle stazioni appaltanti medesime; l’impegno a prevedere una revisione dei tariffari dell'attestazione SOA, al fine di ridurre gli oneri generali e di sistema di una procedura di qualificazione; l’impegno a valorizzare l’esperienza del direttore tecnico.
“Tutte proposte di buon senso che sono frutto di trattative con la maggioranza di Governo, sulla quale certamente non avremmo potuto incidere se la Lega fosse stata all'opposizione”, conclude il Senatore Bergesio.