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Alba | 24 dicembre 2021, 11:18

Locali da ballo chiusi fino al 31 gennaio: "Delusione e rabbia. E' un colpo mortale per il settore"

A parlare Federica Toselli, titolare dell'Evita di Cavallermaggiore e rappresentente provinciale del SILB, il sindacato dei locali da ballo

Locali da ballo chiusi fino al 31 gennaio: "Delusione e rabbia. E' un colpo mortale per il settore"

Ieri il ministro Speranza ha annunciato la chiusura di discoteche e sale da ballo fino al 31 gennaio. 

Non basterà aver fatto il booster oppure presentare l'esito negativo di un tampone per poter accede ai locali da ballo, come sembrava inzialemnte dalla bozza del Dl circolato ieri. Le parole del ministro sono andate oltre, in una direzione che lascia poche speranze ad uno dei settori più colpiti, assieme a quello dei viaggi, dalla pandemia.

"Ci sono gestori di locali che ormai non riescono nemmeno a pagare la luce. Siamo delusi e arrabbiati. Abbiamo fatto tutto il possibile, rispettato protocolli, ridotto la capienza al 50%. Molti locali si erano attrezzati per fare i tamponi all'ingresso, pagando gli infermieri di tasca propria. E adesso, al 23 dicembre, ci richiudono, dopo due mesi. Ora bisognerà restituire la caparre a chi aveva prenotato - 150 le persone che avrebbero partecipato al Capodanno all'Evita -, senza contare che i locali da ballo con ristorante hanno già fatto gli acquisti per il cenone". Sono le parole, cariche di amarezza, di Federica Toselli, titolare dell'Evita di Cavallermaggiore e rappresentante provinciale del SILB, sindacato dei locali da ballo.

Ancora molti gli aspetti da chiarire. Da quando si dovrà chiudere? Dal 30? Da oggi? "Ancora non lo sappiamo. Così come non è chiaro se si possa fare ristorazione in modo statico, con la musica di sottofondo, nei locali che hanno la doppia licenza e sono attrezzati. Alla fine noi chiuderemo, mentre i ristoranti organizzeranno il cenone con musica e balli. E' stato così per tutta la scorsa primavera ed estate, controllano solo noi", continua.

Oggi è prevista la giunta nazionale del Silb, di cui la Toselli fa parte. "Cercheremo di capire meglio e faremo le nostre osservazioni al governo. Ci stanno distruggendo. Il 16 dicembre, abbiamo dovuto versare l'IMU, anche se eravamo aperti da due mesi. Ci sentiamo presi in giro. Ci chiudete? Dateci i ristori, perché il nostro settore rischia di non ripartire più".

Barbara Simonelli

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