E’ stato quello alla fiducia – a un terziario che dopo due anni di pandemia vuole guardare con ottimismo ai positivi segnali di ripartenza che si intravvedono all’orizzonte – il richiamo ricorrente arrivato dall’annuale assemblea dell’Associazione Commerciante Albesi.
Ieri, lunedì 7 settembre, vertici e soci dell’Aca sono tornati a riunirsi in presenza dopo l’ultimo appuntamento del 2019 a Barolo. Allora ospite era stato l’economista Carlo Cottarelli e il tema in agenda era quello di un settore da anni alle prese con un 'sistema Paese' da troppi anni alle prese con impellente bisogno di riforme. Nell’incontro di ieri, a improntare gli interventi susseguitisi dal palco della sala convegni del castello di Grinzane, non poteva che essere la luce in fondo al tunnel che gli operatori di commercio e turismo iniziano a intravvedere dopo il biennio più nero vissuto dal comparto nella storia recente.
"SUL TERRENO 60 MILIARDI"
Lo ha fatto il presidente nazionale di Ascom Confcommercio Carlo Sangalli, che ha chiuso la nutrita serie di interventi susseguitisi dal palco ricordando come il commercio sia stato "il settore di gran lunga più colpito dalla pandemia" e richiamando la necessità di opportuni indennizzi per "un comparto che vale il 40% del Pil e dell’occupazione, ma che in questi due anni ha lasciato sul terreno qualcosa come 60 miliardi di euro e precipitato il turismo in un’incertezza senza precedenti".
"L’Italia di oggi – ha spiegato – è un Paese più provato, più povero, più fragile e più polarizzato, e per questo chiamato a un’enorme sforzo di ripensamento individuale e collettivo. Oggi abbiamo la guida di un premier autorevole, mentre la produzione è in crescita con valori stimati superiori al +5%. Ma è una ripresa che non tocca tutti. Serve consolidare il clima di fiducia e tutti devono fare la propria parte. Bisogna insistere sulla vaccinazione, che come ha ben ricordato il presidente Mattarella è prima di tutto un dovere civile, e quindi su un’adeguata programmazione".
"Proprio Cavour – ha proseguito con un omaggio allo statista cui Grinzane è legata – diceva che il primo bene di un popolo è la sua dignità. Per averla servono tre cose: primo la certezza del lavoro, per la quale l’immunizzazione è decisiva. Poi opportunità, e qui non bisogna perdere il treno del Pnrr, mentre la terza condizione è quella che ci può arrivare da un impegno deciso sulla strada delle riforme e degli investimenti, che nel nostro campo vuol dire infrastrutture, ma anche innovazione e digitalizzazione delle imprese".
IN PRIMA LINEA DURANTE LA PANDEMIA
Sangalli ha quindi elogiato l’imponente lavoro messo in campo dall’Aca sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Iniziative che, prima del suo intervento, erano state ricordate dal direttore Fabrizio Pace e dal presidente Giuliano Viglione. Non ultimo il supporto alla campagna di vaccinazioni, con le oltre 10mila somministrazioni erogate dall’hub realizzato nella sede di piazza San Paolo grazie al supporto del Poliambulatorio San Paolo. "Ma prima di allora – ha spiegato il direttore – siamo stati al fianco dei nostri imprenditori di giorno di notte, la domenica mattina per interpretare i Dpcm emanati il sabato per diventare esecutivi il lunedì. Solo tra il febbraio e il marzo 2020 abbiamo risposto a 200mila mail e 30mila telefonate. Grazie anche alla Miroglio abbiamo distribuito qualcosa come 27mila mascherine. Primi in Italia, grazie a Banca d’Alba, abbiamo aperto linee di credito a tasso zero a favore delle nostre imprese, accollandocene le spese di istruttoria insieme al Comune di Alba. Abbiamo dato corso a iniziative come 'Torno al ristorante sicuro', mentre con Terziario Donna abbiamo attivato un servizio di consulenza psicologa per i nostri imprenditori. Abbiamo anche protestato – ha proseguito il direttore –, quando gli annunciati sostegni si sono rivelati non proporzionali al danno subito, riuscendo al contempo a essere vicini ai territori della Granda colpiti dalla grave alluvione dello scorso ottobre".
VERTICI CONFERMATI
Il tema della fiducia è poi ricorso nelle parole del presidente Viglione, confermato sino al 2022 insieme a tutti i vertici dell’associazione di categoria: il vice presidente vicario Carlo Drocco, i vicepresidenti Mauro Mollo, Franco Proglio e Francesca Sartore.
"Fiducia alla quale – ha detto – vogliamo guardare anche grazie alla ripresa, che c'è, e che presenta anche numeri importanti. Stiamo tornando a crescere e vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel, ma diversi temi rimangono sul tavolo, a partire dalle abitudini di consumo e dalla qualità degli acquisti, che la crisi ha profondamente modificato".
"Il Covid – ha proseguito il presidente – ci ha insegnato che nei momenti di crisi i negozi di vicinato si rivelano un fondamentale punto di riferimento. Oggi è però necessario che il commercio venga adeguatamente supportato con misure quali la riduzione dell’Iva, ma anche in termini di formazione e innovazione, con infrastrutture che devono essere quelle fisiche (come l’Asti-Cuneo, sul quale il governatore Cirio ha annunciato imminenti e importanti sviluppi, ndr), ma anche quelle digitali".
I RICONOSCIMENTI
Di fronte alla platea dei commercianti albesi e alle tante autorità (a partire dal presidente regionale Alberto Cirio e dall’assessore piemontese alla Sanità Luigi Icardi, passando per gli onorevoli Paganelli e Zanoletti, i numerosi sindaci e amministratori, i presidenti di tutte le Ascom della provincia e quelli delle associazioni dell’industria e dell’artigianato) erano intanto sfilati i destinatari dei riconoscimenti che l’Aca ha voluto assegnare in segno di gratitudine per la collaborazione avuta in questo particolare momento di difficoltà della categoria. Targhe andate al sindaco di Alba Carlo Bo, al presidente di Banca d’Alba Tino Cornaglia, presente insieme al direttore generale dell'istituto Riccardo Corino, al direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio, al responsabile medico dell’hub vaccinale Aca dottor Massimo Foglia, alle stesse imprenditrici di Limone Piemonte e Garessio che nell’ottobre scorso furono destinatarie di un aiuto da parte dell’associazione e dell’Enoteca Regionale di Grinzane (presente col presidente Roberto Bodrito), a loro volta portatrici di un bene augurante saluto nel segno della ripartenza.
OMAGGIO A DROCCO E TOPPINO
"Quando il mare è in tempesta occorre guardare tutti nella medesima direzione e remare dalla stessa parte. Ma ci vogliono capitani coraggiosi", è stata l’immagine con la quale il presidente nazionale Sangalli ha voluto congedarsi dall’assemblea assemblea, complimentandosi per i risultati di un’organizzazione che ha persino nella stagione della pandemia ha visto crescere i propri associati e ricordando l’importanza di non disperdere la grande eredità lasciata da uomini "di grande spessore, umiltà e generosità come Giancarlo Drocco e Gian Giacomo Toppino".
NUMERI IN CRESCITA PER L’ASSOCIAZIONE
Una realtà in crescita, quella dell’Aca, i cui numeri del bilancio 2020 certificano un radicamento sul territorio ancora accresciuto. Al 31 dicembre scorso l’associazione di categoria vantava infatti 2.552 soci e 145 collaboratori. Questo per garantire l’offerta di una panoramica di servizi che tocca il settore paghe (900 ditte, 12mila cedolini elaborati al mese e 153mila nell’anno 2020), quello fiscale (contabilità per 1.270 ditte, con 4800 dichiarativi elaborati nei 12 mesi considerati), del credito (253 finanziamenti, 12,7 milioni di euro erogati) e della formazione (227 corsi totali, frequentati da 2.820 partecipanti; 4mila ore di formazione).
Ma non solo. Si passa ancora alle funzioni del settore Sicurezza Ambiente Igiene (310 ditte in assistenza Haccp; 200 ditte con incarichi di Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione) e a quelle del Patronato Enasarco (oltre 5.400 pratiche). Fa capo all’Aca anche il Consorzio Turistico Langhe Monferrato e Roero (355 soci), come pure il Poliambulatorio San Paolo, che nel corso del 2020 ha offerto al territorio qualcosa come 45mila prestazioni tra visite, accertamenti diagnostici, servizi ambulatoriali e sedute fisioterapiche, forte di 98 specialisti (in 36 specialità mediche) e 4 fisioterapisti.