A fare gli onori di casa, il direttore di Confindustria Cuneo, Giuliana Cirio. “Il mondo del legno deve avere il suo spazio, in ragione del numero delle imprese, dei tanti lavoratori del settore, ma anche del prestigio che riveste. Quando la politica mette a disposizione dei finanziamenti, riunire la filiera è la chiave per farli fruttare. Lavorare insieme significa arrivare a costruire consapevolmente quella catena del valore che è la forza del comparto”.
Moderatore di giornata, Mauro Danna, responsabile dell'area relazioni esterne e organizzazione di Confindustria Cuneo, che è partito dall’analisi di tre elementi: “Innanzitutto è un cluster, che sta soppiantando il vecchio concetto dei distretti industriali. Gli attori principali sono le imprese, ma è rappresentata tutta la filiera, comprese le associazioni di categoria (Confagricoltura Cuneo, CNA - Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa - Cuneo, Confindustria Cuneo e Confcommercio Imprese per l’Italia Cuneo). La seconda prerogativa è che parliamo di legno, guardando alla sostenibilità e al tema green, sempre più attuale. L’ultima parola chiave è Cuneo, da cui scalare poi a livelli interprovinciali e regionali”.
La filiera del legno in Piemonte vale 1,4 miliardi di euro, contando su 3.074 aziende per un totale di 11mila addetti, generando un valore di 256milioni di euro, parlando di export.
In collegamento streaming da Torino, il vicepresidente e assessore a Urbanistica, Programmazione Territoriale e Paesaggistica, Sviluppo della Montagna, Foreste, Parchi, Enti Locali, Fabio Carosso: “Le nostre foreste hanno bisogno del lavoro dell’uomo e una corretta gestione della montagna è fondamentale per prevenire disastri idrogeologici. Se pensiamo che il Piemonte è costituito per oltre il 50% da montagne, coperte in buona parte da foreste capaci di produrre un legno di eccellente qualità, possiamo comprendere l'importanza di questo settore. Ben venga questa iniziativa, con l'augurio possa essere di esempio per le altre province e perché possa diventare un modello per far crescere progetti di questo tipo in altre realtà piemontesi”.
Sul palco del Pala Alba è quindi salito Marco Corgnati, funzionario del Settore Foreste della Regione Piemonte: "Il dialogo e il coinvolgimento delle imprese è centrale. È un’opportunità che è stata colta, lavorando insieme su iniziative comuni - grazie al contributo del Programma di Sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Piemonte, con i fondi garantiti dalla misura 16 -, là dove i singoli non avrebbero avuto la forza. Ci sono, comunque, ulteriori margini di valorizzazione attraverso iniziative locali".
A illustrare l'innovazione organizzativa della filiera del legno, il capo progetto Simona Tunno (CSI, Centro Servizi per l'Industria): “Siamo partiti con altre quattro aziende aziende partner (Allasia Plant per la produzione, Legnami Priola per la prima trasformazione, Fas serramenti in legno per la seconda trasformazione, la rete d'impresa I professionisti dell'arredo per la commercializzazione, con il CSI a fare da capofila) con l’obiettivo di creare sinergie territoriali, promuovendo progetti innovativi basati sull’economia circolare. Sei gli obiettivi strategici: promuovere la filiera del legno attraverso l’innovazione e la cooperazione; supportare direttamente le aziende per valorizzare l’eccellenza del prodotto e dell’intero sistema; favorire la collaborazione tra le imprese; creare sinergia territoriale tra le aziende e le istituzioni, gli istituti di ricerca e altre organizzazioni imprenditoriali; istituire percorsi di formazione per favorire l’aggiornamento professionale (previsti 27 corsi gratuiti suddivisi in 5 macro-argomenti); creare e promuovere progetti innovativi sulla circular economy, sul riciclo e sul riutilizzo dei prodotti e degli scarti di lavorazione.
Quello di oggi è il primo evento di presentazione, cui faranno seguito un secondo appuntamento in fiera e un ultimo conclusivo. L’iscrizione al cluster, in questa fase, è del tutto gratuita”.
Enrico Allasia della Società Agricola Allasia Plant S.S. interviene parlando di produzione: “Abbiamo un miliardo di piante, in Piemonte, con una grandissima varietà arborea, e le nostre sono per il 75% foreste di montagna”.
Quindi Claudia Priola di Legnami Priola Snc, azienda che si occupa della prima trasformazione: “Il mio grazie va a CNA Cuneo, con cui siamo in grande sintonia rispetto all’esigenza di fare rete, per programmare insieme un futuro sostenibile. Il mondo del legno per tantissimo tempo è stato associato all’artigianato e solo con l’ingresso della tecnologia si è fatto un passaggio all’industria. Il futuro vedrà coniugate le necessità di essere sempre più competitivi, sfruttando al meglio la materia prima, e quella di un prodotto sempre più su misura”.
Tra i sostenitori del cluster, in collegamento Sebastiano Cerullo, direttore di Federlegno Arredo, che gode di un osservatorio privilegiato sul mercato dei prodotti derivati dal legno. “In Italia abbiamo 71.500 imprese, con un fatturato di 39 miliardi, anche se si è registrato un calo del 9% nel terribile 2020. Occorre valorizzare maggiormente il prodotto locale, favorendo le nostre filiere, guardando in particolare modo al castagno... anche perché il cambiamento climatico è in corso e c’è da chiedersi se tra 30 anni le foreste in Europa saranno le stesse”.
Quindi è stata la volta di Carlo Piemonte, da 12 anni alla direzione del cluster legno Arredo e Sistema Casa Friuli Venezia Giulia, che ha introdotto il tema delle certificazioni e dell’internazionalizzaione, aggiungendo: “Il cluster non è un distretto, né un’associazione di categoria, che hanno il ruolo di rappresentare il comparto: il ruolo del cluster è invece quello di sviluppare progetti”.
Ancora, Lorenzo Elia della Fas srl, che si occupa della seconda trasformazione (in particolare producendo serramenti in legno), ha puntato tutto sul “far conoscere il prodotto e portare la cultura del legno nelle case, partendo dalle scuole. Fare formazione e informare è fondamentale per valorizzare. Un secondo tema è quello dell’aggregazione di imprese, che va favorito: mettersi insieme è una barriera difficile da superare, per i Piemontesi... occorre pensare oltre”.
A chiudere, Alessandro Giuliano, in rappresentanza della rete d’impresa i Professionisti dell’Arredo, per la parte di commercializzazione: “Siamo un cluster dentro il cluster, prima rete di impresa nata in Italia nel 2017. Il mercato sta cambiando e collaborare è fondamentale per rispondere alle nuove sfide del mondo di oggi”.
In Breve
martedì 05 dicembre
lunedì 04 dicembre
domenica 03 dicembre
sabato 02 dicembre