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Attualità | 27 maggio 2021, 17:09

L’estate porterà a Verduno la radioterapia: si completa l’ultimo tassello del nuovo ospedale

Installate le apparecchiature donate dalle fondazioni Crc e Nuovo Ospedale, si lavora per ultimare la squadra di medici e tecnici chiamata a fornire un servizio sinora attivo nei soli capoluoghi di provincia

Il governatore Cirio, coi vertici di Asl, Fondazione Crc e Fondazione Nuovo Ospedale nei locali che ospitano l'acceleratore lineare della futura Radioterapia

Il governatore Cirio, coi vertici di Asl, Fondazione Crc e Fondazione Nuovo Ospedale nei locali che ospitano l'acceleratore lineare della futura Radioterapia

Ancora un paio di mesi per montare gli arredi, mettere a punto gli ultimi allestimenti e completare una squadra di professionisti composta da una ventina tra medici, fisici, tecnici di radiologia, infermieri e Oss, dopodiché anche questo ultimo tassello dell’ospedale "Michele e Pietro Ferrero" potrà dirsi completato.

Un traguardo importante, la messa in funzione della Radioterapia di Verduno, che partirà quindi a un anno esatto dal quel luglio 2020 che segnò la definitiva messa in funzione del nosocomio unico di Alba e Bra.

Importante perché vedrà partire uno dei principali servizi che mancavano, nei due vecchi ospedali, e che faranno di quella langarola l’unica sede piemontese non capoluogo di provincia a poterne disporre, consentendo a un’utenza composta ogni anno da alcune centinaia di malati di risparmiarsi il faticoso pendolarismo cui tuttora è costretta per accedervi in altri presidi spesso lontani.

L’imminente varo della struttura semplice che l’Asl Cn2 sta allestendo in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera "Santa Croce e Carle" di Cuneo è stato salutato con un momento pubblico tenutosi in ospedale questa mattina, giovedì 27 maggio, presenti gli attori di quello che in diversi hanno descritto come "un esempio di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato".

A renderla possibile  la disponibilità della Regione Piemonte – a rappresentarla, il governatore Alberto Cirio –, che ha inserito il presidio nella propria rete di assistenza oncologica finanziando parte dell’ingente investimento necessario, e la proficua collaborazione tra le due aziende sanitarie ("Un dato per nulla scontato", ha ricordato Luciano Scalise, direttore della Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus, ringraziando in proposito il responsabile della radioterapia cuneese, dottor Elvio Russi), con quella di Cuneo impegnata ad affiancare i cugini nella predisposizione di un team che collaborerà poi strettamente con quello del "Santa Croce".
Ma anche il fondamentale contributo economico di due realtà quali la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (presente col suo vicepresidente Giuliano Viglione) e della stessa onlus langarola, rappresentata anche dal suo presidente Bruno Ceretto, insieme a Dario Rolfo ed Emilio Barbero.   

Se già anni addietro l’ente bancario aveva cofinanziato insieme alla Regione l’acquisto dei due acceleratori lineari finiti al "Santa Croce" e al "Ferrero" (circa 4 milioni di euro la spesa sostenuta per aggiudicarsi i due macchinari tecnologicamente avanzatissimi: in tutta Italia ne sono presenti solamente altri  cinque esemplari) – e se ora si appresta a scendere in campo con la sua controllata Ream Sgr per la trasformazione degli ex ospedali di Alba e Bra in case delle salute –, la onlus ha utilizzato i fondi raccolti tramite donazioni e le campagne del 5 per mille mettendo sul tavolo 1,3 milioni serviti in buona parte all’acquisto della Tac necessaria alla cosiddetta "centratura", propedeutica alle sedute terapiche, ma anche all’acquisto di altre attrezzature, degli arredi e alla realizzazione del "giardino curativo" che andrà a completare la struttura in avanzata fase di allestimento al secondo piano dell’ospedale.

"Ci apprestiamo a varare un servizio che prima non c’era e che molto presto permetterà ai malati dell’Albese e del Braidese di evitarsi lunghi viaggi per potersi curare",
ha commentato soddisfatto il governatore Cirio prima di visitare i locali che lo ospiteranno. "Un altro importante tassello di un ospedale bellissimo e fatto di persone straordinarie, una struttura che sin dai suoi primi mesi di funzionamento ha ripagato i cittadini di Langhe e Roero di tanta attesa".

Prima di lui era toccato al direttore generale della Cn2 Massimo Veglio – che da Cirio ha intanto incassato una conferma nell’incarico ormai praticamente certa –, al primario di Oncologia Cinzia Ortega e allo stesso dottor Russi ricordare i tanti che, in diversi ruoli, hanno contribuito a questo bello esempio di sinergia tra enti, con un pensiero al dottor Salvatore Camera, compianto primario della Chirurgia albese, tra i primi promotori di questa realizzazione, e un augurio alla dottoressa Alessia Reali, 41enne medico saluzzese che arriverà dal "Santa Croce" per far parte del team di esperti della radioterapia verdunese.  

Ezio Massucco

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