Come succede abitualmente nel calcio, la ASL CN2 presenta gli uomini chiave, i direttori di struttura, del complesso ospedaliero intitolato a Michele e Pietro Ferrero.
Questa volta in primo piano c’è il Dottor Giuseppe Delpiano, che prende il posto del Dottor Alberto Alberti nella direzione della Struttura Operativa Complessa (S.O.C.) di Oculistica, che nello specifico effettua attività di prevenzione, diagnosi, terapia medica e chirurgica ed attività di controllo di tutte le patologie dell’occhio.
Introdotto in conferenza stampa dal Direttore della ASL CN2, Massimo Veglio, il nuovo direttore di oculistica si può considerare un veterano, perché opera nell’azienda già da diversi anni e quindi è anche già conosciuto sul territorio. “La disciplina dell’oculistica – spiega Massimo Veglio – è molto importante, perché affronta problemi di salute molto frequenti nella popolazione, soprattutto negli anziani. Spesso nelle aziende sanitarie è considerata ai margini, perché non si occupa di patologie appariscenti, non è considerata una disciplina salva vita, ma sono molto importanti come volumi e come impegno per la salute delle persone. Il progetto per il futuro, è quello assieme a Delpiano, di fare del reparto di oculistica un’eccellenza, rimanendo in linea con tutta la filosofia già messa in atto dal “Michele e Pietro Ferrero”, un piano che al momento ha subito uno stop forzato, perché “uno si fa un piano – dice il Direttore dell’ASL CN2 – poi ci capita l’ondata del Covid sul collo” e quindi tutto è rimandato".
Il dottor Giuseppe Delpiano viene da una laurea conseguita all’Università di Torino, un inizio carriera all’ospedale oftalmico in traumatologia e in oftalmologia pediatrica, per poi approdare alla ASL CN2 dove lavora ormai da circa trent’anni. “Il traguardo che ho raggiunto adesso – dice Delpiano – per me non è una fine, ma un inizio. Io lo penso come un inizio perché ho avuto questo incarico di formare una nuova squadra per affrontare le sfide future”.
“Abbiamo due obiettivi principali – prosegue il Dottor Delpiano – il primo è quello di migliorare la qualità, quindi servono persone con grande esperienza e servono strumenti all’avanguardia, cosa che fino ad ora si sta attuando in modo positivo. Secondo obiettivo è quello di migliorare l’efficienza, che ha come indicatori le liste d’attesa e la facilità di fruizione dei servizi”.
Quest’ultimo il primario lo dimostra con i numeri, partendo dagli interventi più frequenti, come la lista d’attesa per quello alla cataratta, che “a settembre 2020 era a 14 mesi e oggi è stata ridotta a 11 mesi, nonostante non ci sia una sala operatoria dedicata”. In circa un mese e mezzo la SOC di Oculistica ha effettuato 320 interventi, di cui 270 di cataratta, 18 di chirurgia vitro retinica e 12 trapianti, numeri di tutto rispetto che danno un indicatore di circa 2.000 interventi l’anno, un cambio di passo decisamente forte rispetto al passato.
Per quanto riguarda la facilità nella fruizione dei servizi, Delpiano ha spiegato che si sta lavorando per creare una rete territoriale che potrà permettere una maggiore vicinanza al paziente, ma anche l’inverso.
Alla presentazione ha partecipato anche il Presidente della Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus, Bruno Ceretto. “Più vengo qui alla presentazione di primari e più sento musica wagneriana – ha esordito Ceretto –. Un tempo venivo qui e sentivo il Festival di Sanremo, sono cambiate le cose. Naturalmente c'è ancora tanto da fare, ma la cosa di cui la Fondazione è orgogliosa è che nessuno ha mai interferito con raccomandazioni nelle scelte della direzione dell’ospedale e questa ha fatto sì che stiano arrivando professionisti maiuscoli. Sono inoltre orgogliosissimo che un nostro concittadino si sia guadagnato il posto di primario”.
Come ormai quasi tutti i reparti dell’ospedale di Verduno, anche oculistica dispone delle più avanzate attrezzature esistenti attualmente.






























