"I numeri del 2020 sono impietosi e quelli che ci attendiamo nel nuovo anno non saranno purtroppo migliori. Abbiamo dovuto prendere prendere atto che non ci sono i volumi per mantenere operativi entrambi gli stabilimenti. Fare diversamente sarebbe stato un suicidio economico e un gesto di irresponsabilità verso l’intero gruppo e i suoi dipendenti".
In questi termini Federico Stroppiana, rappresentante della terza generazione della famiglia industriale albese e vicepresidente della multinazionale con sede al Gallo, giustifica la scelta, anticipata giovedì dal nostro giornale, di concentrare nello stabilimento di una controllata spagnola l’intera produzione di palloni della Mondo Toys.
Una scelta certamente sofferta, considerato anche che parliamo del settore dal quale l’azienda fondata da Edmondo Stroppiana mosse i suoi primi passi nel secondo Dopoguerra, ancor prima che i figli Elio e Ferruccio ne facessero una multinazionale attiva con nove stabilimenti in Italia, Spagna, Lussemburgo e Cina, e consociate di vendita in Europa, Nord America e Asia.
Ma anche un passo inevitabile, per tornare alle parole di Stroppiana, considerato che "in Spagna, dove peraltro produciamo da moltissimi anni, disponiamo di impianti più adeguati a volumi che purtroppo prevediamo ancora in calo, dopo l’anno nero della pandemia. Ci troviamo con una capacità produttiva molto grande, sui due stabilimenti, ma nell’impossibilità di farli funzionare entrambi. Fare l’operazione inversa sarebbe stato impossibile e antieconomico".
L’anno orribile degli eredi di Super Santos, Super Tele e Tango – modelli Mondo che nel nostro Paese hanno fatto la storia di questo prodotto –, si è chiuso con una riduzione dei venduti superiore al 40%, rispetto a volumi di produzione che ancora tra il 2018 e il 2019 raggiungevano i 12-14 milioni di pezzi. Un calo che, secondo le stime aziendali, nel 2021 si acuirà ancora, con una previsione al ribasso di un ulteriore 6%.
"Parliamo di un prodotto in difficoltà da tempo. Rispetto a decenni addietro sono cambiate le abitudini dei bambini, ci giocano e li comprano meno. Abbiamo anche lanciato progetti innovativi, come quello del pallone in materiale completamente biodegradabile messo in produzione proprio lo scorso anno, ma si tratta di iniziative che da sole non possono invertire questa tendenza".
"Fortunatamente negli anni abbiamo diversificato molto l’offerta di Mondo Toys e altre tipologie di giocatolo lasciano pensare a previsioni migliori – prosegue Stroppiana –. Il primo outlook dell’anno parla di un gennaio positivo, come pure le previsioni sui prodotti per l’estate. Se i numeri del pallone dovessero rivelarsi diversi da quanto previsto saremo ben contenti di tornare su questa decisione".
Nell’attesa di valutarli, il gruppo del Gallo ha mandato in archivio un 2020 chiuso con un fatturato consolidato di 224 milioni di euro. Dai prodotti per bambini ne è arrivato meno di un quinto, 42 milioni, mentre la parte restante, 182, sono frutto della divisione pavimenti.
Altrettanto significativa la provenienza dei ricavi. A poco più di un terzo del totale (77 milioni, 37 dei quali dal giocattolo) si ferma quello portato a casa da Mondo Spa, la controllata italiana del gruppo, che opera forte di 213 addetti: 131 nei pavimenti e 56 sui giocattoli, oltre a un personale di staff di 26 persone.
Dati che riprovano le tendenze che condizionano il presente di questa storica industria dell’Albese. A tirare non è l’Italia ma il resto del mondo; non sono i giocattoli ma le pavimentazioni, e quelle sportive in particolare.
In quest’ultimo ambito "persino il 2020 è andato decentemente bene – conferma il vicepresidente –. Ma questo è un genere che ha un ciclo di vendita più lungo, e che può guardare a un mercato decisamente ampio. La Cina sta dando buonissimi segnali, come pure il Nord America. Diciamo che la dislocazione geografica aiuta molto, discorso che non può valere per il pallone, che per ragioni di prezzo non si presta a essere venduto lontano da dove viene prodotto".
La scelta sui palloni, che suscita preoccupazione tra i dipendenti e contrarietà dei sindacati, ha quale contraltare gli investimenti che l’azienda sta realizzando sugli impianti del Gallo. "La sosta natalizia – spiega qui Federico Stroppiana – è servita per installare un nuovo macchinario per la mescola della gomma, che dovrebbe assicurarci vantaggi nella qualità e nella performance dei materiali prodotti, una migliore costanza di miscelazione e minori consumi di materia prima. E’ costato poco meno di 2 milioni di euro, mentre entità simile avranno altri interventi previsti per ottimizzare i consumi energetici dello stabilimento. Quest’anno – conclude – bisogna resistere e costruire i presupposti per tornare a crescere non appena possibile".
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Attualità | 06 febbraio 2021, 11:52
Mondo, parla l’azienda: "Sul pallone mancano i volumi, irresponsabile fare diversamente"
Il vicepresidente Federico Stroppiana spiega la scelta di concentrare in Spagna la produzione da cui prese le mosse la multinazionale del Gallo. "Ad Alba nuovi investimenti per milioni di euro"

Oltre duecento gli addetti di Mondo Spa. In 56 operano nell’intero comparto del giocattolo, insieme a circa 40 stagionali











