La capitale delle Langhe segua l’esempio già partito dai vicini centri di Bra e Cherasco, come anche da diversi piccoli paesi della zona.
E’ l’appello che Uniti per Alba, la coalizione che riunisce le forze di centrosinistra in Consiglio comunale rivolge all’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Bo all’indomani dell’entrata in vigore delle restrizioni imposte dal decreto governativo ribattezzato “Resta a casa".
"Tra le limitazioni – spiega il capogruppo del Partito Democratico Alberto Gatto, a nome di tutta la coalizione – c’è quella che impedisce gli spostamenti, invitando la popolazione a restare nelle proprie abitazioni, salvo precisi casi previsti dalla norma. Leggendo il nuovo decreto, il nostro pensiero è andato immediatamente agli anziani over70, ai disabili o invalidi che vivono da soli senza sostegno famigliare. Tali persone non possono uscire di casa e ci vuole qualcuno che si prenda cura di loro in questa situazione di emergenza".
"Chiediamo quindi – prosegue Gatto – all’amministrazione Bo di attivare il servizio a domicilio, così come stanno facendo anche altre amministrazioni in queste ore, in modo tale che le persone possano prenotare i beni di prima necessità (cibo, medicinali) di cui hanno bisogno e il Comune li recapitati presso le loro abitazioni. Ai nostri anziani diciamo di stare tranquilli in casa e alla spesa ci pensa il Comune".
Per attivare questo importante servizio – è l’idea di Uniti per Alba – si potrebbe coinvolgere l’Emporio della Solidarietà, le associazioni di Protezione Civile o altre associazioni di volontariato che sono sempre attente e disponibili in queste circostanze. "Se il Sindaco lo ritiene – conclude il consigliere –, anche come gruppi consiliari di minoranza, siamo pronti a fare la nostra parte affinché questa iniziativa veda la luce".













