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Alba | 11 marzo 2020, 12:29

Coronavirus: Assotrasporti guarda alla ripresa e chiede nuova attenzione per le emergenze infrastrutturali

Secondo Sandiano: "La salute delle persone è e deve essere al primo posto, ma non dimentichiamoci che in Italia si muore anche sotto le macerie di ponti e viadotti che crollano"

Foto generica

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Dal 21 febbraio 2020 tutto è cambiato: dopo la scoperta del primo focolaio italiano di Coronavirus l’attenzione pubblica si è completamente concentrata sull’emergenza sanitaria in corso.

La salute delle persone è e deve essere al primo posto, ma non dimentichiamoci che in Italia si muore anche sotto le macerie di ponti e viadotti che crollano” afferma Secondo Sandiano, Presidente di Assotrasporti e Vicepresidente Vicario di Eumove.

L’Italia sta passando un momento difficile, ma questo non deve far sì che ci si dimentichi delle emergenze che erano già in corso prima dello scoppio dell’epidemia” aggiunge Fabrizio Civallero, Segretario Nazionale Assotrasporti.

Con queste parole in rappresentanza di Assotrasporti ed Eumove, le associazioni capofila che lo scorso 17 gennaio hanno inviato al Governo la richiesta di dichiarare lo stato d’emergenza per far fronte al problema della precarietà del sistema viario e ferroviario italiano, tornano sull’argomento, chiedendo di non aspettare il termine dell’epidemia per affrontare la delicata questione; altrimenti ci troveremo a passare dai morti per virus ai morti per crolli dovuti al maggior carico delle infrastrutture che si genererà con la ripresa.

Le associazioni hanno quindi inviato una nuova richiesta al Governo, indirizzandola  personalmente al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De  Micheli e, per  conoscenza, ai Sottosegretari del  MIT Giovanni Carlo Cancelleri, Salvatore  Margiotta e Roberto Traversi, al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, al Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, Ministro dell’Ambiente, della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, ai componenti della IX Commissione Trasporti poste e telecomunicazioni alla Camera, dell’8° Commissione Lavori pubblici, comunicazioni al  Senato, così come a tutti i Deputati, Senatori, Europarlamentari e all’Ansfisa.

Chiediamo al Governo di cogliere la grande opportunità che si è venuta a creare in conseguenza dei decreti emessi per contenere l’epidemia: il traffico su strade, autostrade e ferrovie è quasi inesistente. In più, gli uffici pubblici operano a porte chiuse, gestendo  meno pratiche del solito: il momento è ideale per distaccare/precettare il personale tecnico necessario per effettuare il controllo capillare dell’intero sistema viario del Paese e conoscere finalmente il reale stato di manutenzione delle nostre infrastrutture” conclude Sandiano.

Così com’è stato per Genova, che da una grande tragedia ha saputo cogliere un'opportunità di rinascita per la città, per l'economia e per i cittadini, con un cantiere che avanza a ritmo serrato nonostante l’emergenza sanitaria, dove proprio ieri è stato  innalzato il secondo impalcato lungo 100 metri, che corrisponde alla campata crollata il 14 agosto 2018, il Governo ora deve approfittare di questo momento per arrivare pronto al termine dell’epidemia, quando il traffico di merci e passeggeri riprenderà e tornerà più forte di prima.

Solo così si potranno evitare nuove morti per crolli di infrastrutture. Occorre terminare il monitoraggio e mettere in sicurezza l’intera rete viaria e ferroviaria (dalla rilevazione dei piccoli interventi, alla riduzione del carico di traffico, fino alla chiusura totale) prima della ripresa.

comunicato stampa

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