Un programma scritto coinvolgendo parti sociali, esperti e semplici cittadini, attraverso la campagna “Porta le tue idee”, con undici tavoli tematici che hanno dato vita a più di 100 proposte. Cinque i punti cardine, anticipati nella parte finale della serata albese di presentazione del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, Olindo Cervella, lo scorso venerdì 1° marzo: “Lavoreremo per un’Alba sempre più attenta alle persone, sempre più attraente e sicura, sempre più verde e accessibile, sempre più internazionale e creativa, sempre più proiettata verso il futuro”, aveva affermato l'imprenditore albese, il primo fra i contendenti che ha annunciato la sua candidatura per raccogliere il testimone di Maurizio Marello.
A sollecitarlo sul primo punto, quello dell'attenzione alle persone, Giorgia Guiggi, presidente dell'associazione “Ludyca”, che si occupa di bambini e ragazzi disabili e delle loro famiglie.
“L’attenzione verso le persone è il primo punto nel nostro programma perché vogliamo che la città di Alba abbia come obiettivo primario la qualità della vita dei suoi cittadini e la giustizia sociale. Vogliamo prestare attenzione alle famiglie, a quelle che hanno bambini piccoli garantendo politiche a sostegno dei neogenitori, punti di allattamento e cambio dei bebè confortevoli e mappati in giro per la città, parchi giochi sempre più accessibili e inclusivi, nei quali cioè ci siano percorsi, attrezzature e giochi che possano essere usati proprio da tutti. Vogliamo promuovere corsi qualificanti per personale assistenziale ed elenchi comunali di baby sitter e badanti, a cui rivolgersi con la certezza di trovare persone affidabili e preparate. Vogliamo che il Comune, insieme al Consorzio socio assistenziale, impegni il massimo delle risorse per facilitare la permanenza nel proprio domicilio degli anziani autosufficienti, garantendo loro il passaggio quotidiano di personale qualificato che li possa aiutare sotto molteplici aspetti, dallo svolgimento di incombenze domestiche alla corretta assunzione di farmaci e terapie. Vogliamo valorizzare il volontariato e le iniziative che nascono dalla gente, come quella dei fiori che addobbano la sala: sono alcune delle 800 primule che sono state vendute nella scuola primaria della Moretta, per sostenere le cure per Alessandra, una bimba di otto anni affetta da una malattia rara. È stata una iniziativa straordinaria e alle sue promotrici credo debba andare tutto il sostegno possibile da parte della città e tutto il nostro plauso! Per noi attenzione alla persona significa anche fare in modo che ci siano spazi adatti a tutti, in cui le persone possano convivere armoniosamente. Per questo vogliamo creare Case di quartiere che abbiano saloni polifunzionali che possano usare famiglie, anziani, bambini e associazioni. E poi fatemi aggiungere un punto fondamentale: una riflessione sulla salute. Io credo nei doveri e so che il sindaco è il responsabile della salute dei cittadini. Non posso curare i cittadini, ma posso impegnami a vigilare – e lo farò con tutta la determinazione possibile – affinché il nuovo ospedale venga ultimato, traslochi, si distingua per eccellenza funzionale e contestualmente apra la Casa della salute in centro ad Alba. In modo che in città resti un presidio essenziale, composto dal punto prelievi, gli ambulatori di visita di diverse specialità, gli ambulatori per le terapie che richiedono cicli di cura come la neuropsichiatria infantile, la logopedia, la fisioterapia, la psicologia. In modo che i disagi siano minimi, anche grazie al fatto che ci impegneremo affinché per raggiungere il nuovo ospedale ci siano linee pubbliche elettriche, 7 giorni su 7 attive anche di notte, per permettere a personale sanitario e cittadini di raggiungerlo comodamente. Ecco, questo per me significa essere sempre più attenti alle persone”.
Quindi Augusto Dalmasso, vicepresidente della Cooperativa Progetto Emmaus, è intervenuto riflettendo sul tema della sicurezza.
“Scrivendo questo nostro programma ci siamo interrogati sul significato profondo e ampio della parola sicurezza – ha affermato Cervella –. E abbiamo pensato che vogliamo che la nostra Alba offra sempre più tutele per tutti, a partire dai suoi abitanti. In questo senso la parola sicurezza va intesa in senso ampio e sociale, ad abbracciare i più diversi settori della vita. Quindi sicurezza abitativa, di lavoro, di libertà di espressione, di possibilità di crescita, di essere accettati nelle proprie differenze, di accesso alle cure sanitarie, di formazione scolastica qualificante. Ci impegneremo affinché ogni persona, ad Alba, possa trovarsi bene nello spazio e nel ruolo che occupa. E, stando bene, possa esprimere al meglio i propri talenti e impegnarsi volentieri e in modo consapevole, per tutelare una città che sente sua, nel profondo e completamente. Quindi vogliamo potenziare il ruolo degli educatori di strada e i progetti che vanno a colmare situazioni di degrado. Vogliamo aiutare i giovani ad attivare e gestire le iniziative che loro stessi hanno proposto per i loro coetanei. Così vogliamo sollecitare il Forum giovani affinché proponga e poi dia forma a sempre nuove idee. Abbiamo in città eccellenti progetti che favoriscono l’integrazione. Vogliamo mantenere e potenziare questi progetti virtuosi, gestiti in sinergia da Comune, Caritas, cooperativa Alice e associazione Migrantes, con grande esperienza e sensibilità, perché i vecchi e i nuovi albesi possano tutti contribuire a migliorare la città rendendola, sempre di più, un luogo accogliente per tutte le persone, favorendo una reale e concreta cultura dell’incontro (tra generazioni, culture, classi sociali e generi). Inoltre, affinché ogni via, ogni spazio, del centro e delle frazioni, possa essere accogliente e vissuto in serenità, vogliamo investire fondi per implementare mezzi e risorse umane che offrano tutele e abbiano funzioni deterrenti della criminalità. Quindi potenziare progetti inclusivi ed educativi rivolti a persone in situazioni svantaggiate. Vogliamo che un assessore abbia le deleghe a occuparsi di Polizia municipale e sicurezza, che la rete di videosorveglianza cittadina sia una protezione attiva e cautelativa con telecamere ai sette ingressi in città con lettura targhe e alert H 24. Per questo immaginiamo una nuova centrale operativa della Polizia Urbana, integrata con quelle di Polizia di Stato e Carabinieri, e vogliamo potenziare l’organico, l’orario e le funzioni dei Vigili urbani, in modo che la loro presenza in città e nelle frazioni sia davvero capillare e continuativa, diventando un immediato punto di raccordo tra Municipio e cittadinanza. Vogliamo che Alba offra sempre maggiore sicurezza anche nella gestione delle emergenze e quindi vorremmo implementare una sempre migliore coordinazione e organizzazione delle associazioni di volontariato che si occupano di Protezione civile, non solo nelle azioni fondamentali finalizzate al soccorso in caso di emergenza atmosferica e ambientale, ma anche nel presidio e nella manutenzione quotidiana di spazi comuni, come i giardini pubblici. Vogliamo investire nella bellezza di Alba e nella sicurezza sociale che genereranno serenità per tutti, affinché la città fiorisca in tutto il suo potenziale. Perché Alba lo merita”.
Lo stimolo dell'architetto Alessandro Veglio è arrivato sul terzo punto, per un'Alba sempre più verde e accessibile: “Alla luce dell’allarme lanciato dai climatologi in merito al cambiamento climatico, il vostro piano cosa prevede per ridurre il traffico, le emissioni di gas e per migliorare la viabilità?”.
“Sappiamo tutti che la partita in gioco sull’ambiente è oggi una delle più importanti e rischiose a livello mondiale per evitare di raggiungere il famoso punto di non ritorno, oltre il quale la Terra diventerà un deserto – ha replicato Cervella –. Ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare. Alba ha già aderito al Piano europeo per l’adattamento ai mutamenti climatici e al Piano regolatore per l’energia sostenibile. Noi vogliamo proseguire nell’impegno e adottare politiche che tutelino il clima e rendano la città sempre più sostenibile. Non dimentichiamo che nella lotta all’inquinamento abbiamo raggiunto con 4 anni di anticipo l’obiettivo fissato di diminuire del 20% le emissioni di Co2. Noi vogliamo continuare allora a impegnarci per raggiungere il traguardo – 40%. Vogliamo proseguire lo sforzo per ottenere ancora la 'Spiga verde', il prestigioso riconoscimento su sostenibilità agricola e ambientale, assegnato per la prima volta ad Alba – unico Comune del Piemonte – nel 2017 e riconfermato nel 2018. Intendiamo impegnarci contro il consumo di suolo, come già ha fatto l’Amministrazione Marello. Vogliamo migliorare gli spazi verdi, renderli accessibili, curarli bene e valorizzare le due tartufaie didattiche da poco create a Parco Tanaro e a San Cassiano. Vogliamo continuare a sostenere le attività dell’associazione 'Cantine di Alba', che riunisce i produttori vitivinicoli attivi nell’Albese, e incoraggiare sistemi agronomici sostenibili, d’intesa con le organizzazioni agricole e i Consorzi di produttori. Vogliamo sviluppare l’enorme potenziale della fascia fluviale del Tanaro, da Cherasco a Castagnole Lanze. Vogliamo promuovere iniziative ambientali, rafforzando il lavoro degli ecovolontari e aspirare a raggiungere nella raccolta differenziata l’obiettivo 'Rifiuti zero'. Sul fronte del traffico posso dire che vogliamo un’Alba in cui la viabilità sia fluida. Per raggiungere questo obiettivo ci impegneremo a realizzare un nuovo Piano urbano del traffico e ad adottare facilitazioni e soluzioni, come degli intensi servizi navetta verso nuovi parcheggi satellite intorno alla città. Avvalendoci di consulenze di esperti, vogliamo introdurre buone pratiche già adottate a livello internazionale, finalizzate al traffic calming, al cambiamento dei comportamenti di mobilità e a sviluppare una mobilità sostenibile. Vogliamo promuovere la mobilità elettrica, sostenendo l’utilizzo delle colonnine di ricarica e introducendo un servizio di car sharing e valorizzare le potenzialità dei percorsi ciclabili cittadini e periferici. Vogliamo dare compimento ad alcuni progetti già impostati: la connessione tra la rotonda delle vigne e San Cassiano; la nuova arteria che, partendo da corso Canale, costeggerà lo scolmatore del torrente Riddone per inserirsi su corso Asti e la nuova strada che si innesterà da corso Cortemilia fino a raggiungere via Rio Misureto. Vogliamo introdurre un servizio di trasporto a chiamata per le frazioni e ci impegneremo per promuovere l’eliminazione dei passaggi a livello di corso Bra, responsabili di tanti disagi. Tutti sappiamo che alcuni dei progetti più ampi e più attesi, sto parlando dell’autostrada Asti Cuneo, del terzo ponte e della riapertura della linea ferroviaria verso Asti, non può risolverli il Comune di Alba: richiedono la collaborazione di attori pubblici e privati. Ci adopereremo in ogni modo per sollecitarne l’intervento. Così che Alba diventi davvero un modello di città green, attenta all’ambiente, connessa al mondo”.
La sollecitazione di Marisa Ferrero, commerciante, ha a che fare con il turismo, riprendendo lo slogan “per un'Alba sempre più internazionale e creativa”: "In che modo un approccio più internazionale e creativo della città può aiutare gli albesi?".
“Il mondo oggi ci pone davanti sfide sempre diverse e 'avversari' che arrivano da tutto il mondo. Per emergere in questa competizione dobbiamo guardare al palcoscenico internazionale con creatività. Far parte della rete delle 180 Città creative Unesco ci aiuta, perché ci mette in contatto e non in competizione con altre realtà dalle caratteristiche simili alle nostre. E lavorando insieme possiamo rafforzarci, proponendo progetti estesi, che coinvolgano Alba e il territorio circostante, con il quale vogliamo sviluppare sinergie profonde. Ad esempio, vogliamo attivare un Ufficio comunale Progetti e risorse, che analizzi l’esistente, valuti le potenzialità, cerchi i bandi di finanziamento più adatti, elabori progetti condivisi e ampli. Questo avrà positive ricadute sull’economia locale perché ogni piano di sviluppo genera un volano di investimenti virtuoso, da cui traggono beneficio imprese locali di ogni ampiezza e la stessa cittadinanza. Vogliamo che Alba accresca ancora le relazioni internazionali, in sinergia con il sistema delle imprese del territorio; desideriamo che rinnovi e rinforzi legami e attività con le città gemelle, in modo che ci siano occasioni sempre più efficaci di promuovere il territorio albese nell’ambito degli eventi dedicati alla cultura italiana nel mondo. Vogliamo poi che i riconoscimenti internazionali siano uno stimolo a promuovere politiche concrete di pace e di cooperazione internazionale. Vogliamo, infine, trasformare Alba in un polo fieristico e congressuale di grande appeal, che sappia, grazie a una struttura di medie proporzioni, attrezzata in modo adeguato, guadagnare prestigio, attirare il turismo congressuale e commerciale e, quindi, rafforzare le presenze turistiche durante tutto l’anno”.
Infine, il giovane Gioele Giachino, studente universitario: “Non è usuale che la politica dia tanto credito alle idee dei giovani. Come mai tu ci ascolti così tanto? Cosa ti aspetti da noi ragazzi e quali progetti ci hai dedicato nel programma?”.
“Hai detto bene, Gioele! Spesso la politica a livello nazionale non dà ampio credito ai giovani – ha replicato Cervella –. Ma qui siamo ad Alba, qui siamo tra gente pratica, di buon senso, che si impegna nella vita amministrativa per puro spirito civico. E nella nostra coalizione, come io lo sono stato nella mia vita, siamo abituati al confronto, a riconoscere e accogliere le idee buone, senza pregiudizi rispetto a chi le ha presentate. Nella mia vita ho imparato da chi mi ha mosso critiche costruttive, giovane o anziano che fosse, e ho capito che i giovani vanno ascoltati perché anticipano le tendenze del futuro, che a loro appartiene. E vanno sostenuti, affinché possano portare a compimento le loro intuizioni. A chi ha più anni spetta offrire al progetto l’esperienza, l’atteggiamento 'da padre di famiglia' che deve trovare le risorse per realizzare le idee. Ascoltando ragazzi che sono impegnati nella coalizione, nipoti, figli, ci siamo resi conto che ai giovani manca uno spazio dove organizzare concerti e iniziative culturali, mostre, contest artistici. E manca loro anche un posto dove trovarsi a studiare, magari mangiando un panino. O dove dar corpo a un progetto di lavoro, così abbiamo pensato di creare un polo di coworking e costuding, con vicino uno spazio per concerti. Gli edifici comunali da riqualificare attorno all’H-zone sarebbero perfetti per questo scopo. Vorremmo coinvolgere gli stessi giovani nella progettazione, sfruttando la creatività degli studenti dell’artistico e la preparazione puntuale dei geometri. Così i giovani stessi potrebbero essere davvero protagonisti dei loro spazi. E poi abbiamo raccolto l’indicazione dell’Amministratore delegato di Microsoft Italia, che pochi mesi fa, proprio qui ad Alba, ha dichiarato che nei prossimi anni mancheranno 270mila giovani esperti di alta tecnologia. Non ci sono abbastanza scuole e università che li preparino e le aziende potrebbero intervenire nella formazione. Allora perché non rendere Alba un polo di alta formazione tecnologica, che risponda alle esigenze di un’economia sempre più smart, che formi quelle professionalità che oggi mancano in Italia, sfruttando gli edifici esistenti per realizzare una scuola di livello universitario, capace di attrarre studenti da tutto il Paese? In quest’ottica, ci siamo detti che avrebbe avuto più che mai senso aprire un ostello che diventasse una sede confortevole per gli studenti che arrivano da lontano e una struttura ricettiva a basso costo per favorire il turismo easy di ragazzi e famiglie. Un luogo accogliente, nel quale, oltre alle stanze per i residenti, ci sia uno spazio mensa e saloni per studiare o per trovarsi. E per concludere la risposta alle tue domande, dai giovani ci aspettiamo nulla di più e nulla di meno che da tutti gli altri. Perché tutti noi siamo persone simili e diverse, ciascuna con le sue attitudini. Energia, creatività, impegno, determinazione, ponderazione, pacatezza sono modi di porsi verso la vita, che si possono ritrovare in persone di ogni età. Ma da ognuno, grazie all’apporto di ognuno, la nostra coalizione, la nostra città possono crescere e proiettare Alba verso il futuro”.
Il programma è ancora aperto al contributo dei cittadini: fino a domani, domenica 10 marzo, cliccando sull’apposito bottone all’interno del sito www.olindocervella.it si potranno inviare le proprie proposte per ragionare sull'Alba del 2030.












