"Oggi a Roma Poste Italiane si è assunta l’impegno di non chiudere gli uffici postali nei piccoli Comuni. La nuova alleanza con i Sindaci, fortemente voluta da Poste Italiane, è frutto del lavoro avviato da ANCI Piemonte, che ha saputo dar voce alle proteste dei territori. Rivendichiamo con fermezza il risultato odierno. Abbiamo operato fin dall'inizio per evitare disagi ma soprattutto per impedire che nascessero Comuni di serie A e di serie B. Abbiamo lavorato per garantire il giusto equilibrio tra le grandi realtà urbane e tutto ciò che sta intorno e, alla fine, la nostra tenacia e quella degli amministratori locali ha premiato gli sforzi". Così il vicepresidente all'innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta, a margine dell'evento organizzato a Roma da Poste Italiane (guarda la fotogallery), al quale hanno partecipato ben 3.000 sindaci da tutta Italia e durante il quale l'amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, ha presentato i 10 punti del piano industriale quinquennale dell'azienda, che prevede investimenti per 500 milioni di euro l'anno.
"Dieci punti che sono altrettanti impegni che, a nome di Poste Italiane, metteremo in campo per coltivare, proteggere e far emergere le tante positività che ci sono nei Comuni e nei loro territori”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, in un passaggio del suo intervento alla giornata di incontro con i Comuni, organizzata da Poste presso la Nuvola di Fuksas.
Dalla promessa di non chiusura di alcun ufficio postale nei piccoli Comuni ed al servizio di Tesoreria per i piccoli comuni in partnership con Cassa Depositi e Prestiti, a nuovi Atm per servizi di postamat laddove non ci sono; dalla collaborazione con i tabaccai per farli diventare ‘punti’ Poste, all’abbattimento delle barriere architettoniche e al potenziamento dei servizi di videosorveglianza.
Per arrivare a progetti immobiliari di solidarietà sociale e al rafforzamento del servizio nei Comuni turistici.
Circa 500 i sindaci piemontesi che hanno partecipato all'evento, coordinati dall'ANCI regionale. A Roma, con Pianetta, anche il presidente di ANCI Piemonte Alberto Avetta e il coordinatore Piccoli Comuni e Unioni di Comuni dell'associazione regionale, Gianluca Forno.
Come ricorda Pianetta: "Tutto è partito dalla resistenza dell'ANCI e di 41 sindaci piemontesi, che tre anni fa si erano opposti al progetto di razionalizzazione dei servizi postali presentato da Poste Italiane".
Una volta a regime, il piano industriale di Poste avrebbe contemplato la consegna a giorni alterni in 780 Comuni su oltre 1.200 in tutto il Piemonte. Una situazione allarmante, che aveva scatenato le proteste e le azioni legali dell'ANCI e dei sindaci, che avevano proposto ricorso al TAR. "Da lì - ricorda Pianetta - il via al tavolo di confronto con Poste Italiane, le riunioni con i territori e con i sindaci, la firma di un primo protocollo regionale e infine il risultato odierno, che sentiamo nostro".
"Ora - conclude il vicepresidente Pianetta - la sfida corre sul filo dell'innovazione. Poste Italiane ha presentato una serie di servizi innovativi nati per favorire il dialogo tra i cittadini e la pubblica amministrazione: dai sistemi di comunicazione e pagamento, alla gestione in outsourcing dei processi amministrativi, Poste Italiane si propone come partner nel progettare e gestire funzioni amministrative e progetti complessi, che consentiranno agli enti pubblici di rendere più veloce e semplice il processo amministrativo. Una sfida che viaggia di pari passo con quella della connettività a banda ultra larga. Questioni che abbiamo particolarmente a cuore e che continuiamo a presidiare".














