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Alba | 22 novembre 2018, 14:43

“Gli stili di vita non danno l'eternità ma fanno la differenza”, l'ospedale di Cuneo invita a seguire la dieta mediterranea e a fare attività fisica (VIDEO)

Il direttore di Oncologia Marco Merlano: “Seguire la dieta mediterranea e fare attività fisica costante influenza la sopravvivenza dei malati e riduce il rischio di sviluppare un tumore”

“Gli stili di vita non danno l'eternità ma fanno la differenza”, l'ospedale di Cuneo invita a seguire la dieta mediterranea e a fare attività fisica (VIDEO)

Sembrano consigli di buon senso e in effetti lo sono, ma è la prima volta che esiste l'evidenza scientifica.

“Seguire la dieta mediterranea e fare attività fisica costante influenza la sopravvivenza dei malati e riduce il rischio di sviluppare un tumore”. A dichiararlo è il dr. Marco Merlano, direttore dell'Oncologia Medica dell'azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo.

Questa mattina, giovedì 22 dicembre, è stata organizzata una conferenza stampa in ospedale per analizzare il rapporto tra stili di vita, cancro, efficacia delle terapie.

Guarda l'intervista video al dottor Merlano:

Recenti studi scientifici lo dimostrano. Un lavoro presentato da ricercatori cinesi ha attestato - studiando l'incidenza del tumore della mammella - che la dieta mediterranea riduce il rischio di sviluppo del tumore e migliora la capacità delle terapia di funzionare.

Un mese fa, in un convegno nella città tedesca di Lubecca, è stato presentato un lavoro sull'incidenza dell'attività fisica, analizzando nello specifico gli effetti benefici del nordic walking. È stato dimostrato che le persone sane - facendo attività fisica regolare, tutti i giorni, un'ora al giorno - hanno capacità di mutare le cellule immuni nel proprio sangue da cellule negative a cellule positive. La ricerca è stata finanziata da Aifa e Airc.

Quindi cosa è bene mangiare? Il dottor Merlano è stato chiaro: “La dieta mediterranea è efficace perchè varia. È bene mangiare olio di oliva extravergine, vegetali, legumi, frutta, noci, cereali non raffinati. Attenzione ai tre veleni bianchi: sale, zucchero e farine non raffinate. Inoltre è preferibile un basso consumo di carne rossa”.

Nemico giurato del nostro macrobiota intestinale è l’antibiotico terapia: “E’ un massacro per il nostro intestino, con alterazione della capacità dei batteri di difenderci dal tumore. Per questo è importante restaurare subito la flora batterica normale, considerando che il microbiota intestinale (virus, batteri che vivono nel nostro intestino, ndr) richiede diete sane e la flora ha una capacità di adattamento a ciò che ingeriamo di appena 24 ore”.

Studi scientifici, pubblicati su riviste internazionali, hanno dimostrato che circa 100 pazienti che facevano parte di una popolazione di oltre 280 affetti da tumori del polmone o delle vie urinarie, trattati con immunoterapia e che hanno ricevuto antibiotici per infezioni intercorrenti, hanno ottenuto una mediana di sopravvivenza di 7 mesi contro i 18 osservati in chi non aveva avuto infezioni.

Anche una maggiore serenità, ambienti e condizioni più rilassanti incidono positivamente sul decorso della malattia e l’efficacia delle cure: uno studio scientifico ha dimostrato che alcune donne ricoverate in un reparto con operatori istruiti a far ridere (un “reparto del sorriso”) vivevano significativamente più a lungo di altri soggetti ricoverati e seguiti in un reparto “tradizionale”.

 

cristina mazzariello

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