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Attualità | 27 novembre 2025, 16:44

Bra: Comune, Slow Food, mercato agricolo e Caritas decisori responsabili del futuro del cibo e della sostenibilità [FOTO e VIDEO]

Illustrate ieri in sala del Consiglio le caratteristiche del progetto ecosostenibile sul cibo finanziato dall’Unione Europea “Beautifood”

La sala del Consiglio "Achille Carando" del Comune di Bra ha messo in primo piano ieri sera una serie di tematiche, per le quali ne va del nostro futuro come società: eco-sostenibilità, utilizzo del cibo in modo consapevole e anti-spreco e sensibilità sul tema da parte dei vari attori coinvolti tra Comune, cittadini, commercianti, piccole e grandi distribuzioni, nonché enti.   

L’evento dal titolo “Trasformiamo le idee in cambiamento - Dialogo tra i cittadini e i decisori locali in Italia su cibo e città” è stato organizzato da Slow Food e Comune di Bra.

Lo stesso è stato in particolare realizzato nell’ambito del progetto europeo “Beautifood – Building together a sUstainable future Improving Food systems through Open Democracy”, finanziato dal programma CERV, attraverso il bando “Call to Foster Citizens’ Engagement and Participation”.

Le dichiarazioni rilasciate a margine della conferenza (GUARDA IL VIDEO)

Martina Dotta, referente Slow Food, ha quindi introdotto e approfondito le caratteristiche di tale progetto eco- sostenuto e finanziato dall’Unione europea: “Questo lavoro che fa da capofila un anno e mezzo fa è risultato vincitore di un bando e ora sto proponendo dei piani di lavoro in tutta Europa, segnalando Belgio, Spagna, Danimarca e il resto del continente. Con il progetto di Beautifood si sta quindi fornendo un dialogo con i vari attori delle decisioni nelle varie realtà, i cosiddetti decisori locali, su come organizzare l’economia del cibo, attraverso eventi coinvolgenti, grazie all’arte del gioco con Slow food attraverso l’Escape room o altre forme di interazione. Come primo livello abbiamo coinvolto i cittadini, come secondo i decisori locali come il Comune di Bra. Come terzo, invece, abbiamo analizzato il sistema alimentare a livello europeo. Durante l’ultima edizione di Cheese qui a Bra, abbiamo ricavato delle risposte sul futuro del cibo dai cittadini, tramite un questionario, che ha dato indicazioni importanti”.

È intervenuto di seguito Luca Martinotti, membro del Consiglio direttivo di Slow food Italia, valorizzando il corretto uso del cibo e la transizione ecologica, attraverso tre parole chiave: consapevolezza, creatività (per migliorare il presente) e responsabilità per il futuro.

Ci troviamo in un periodo storico in cui non si mai mangiato così tanto, ma cucinato così poco. È necessario attuare un’educazione alimentare che agevoli tutti i vari aspetti, anche che privilegino l’aspetto della cucina”: ha spiegato Martinotti.

Si è inoltre soffermato su alcuni dati Istat significativi, ma anche tratti dalle istanze e dalle richieste raccolte dai 145 cittadini coinvolti durante “Cheese 2025” di Bra.

I dati Istat dello scorso anno attestano che un terzo delle famiglie ‘taglia’ in modo netto la spesa alimentare, altri invece indicano che il 10% dei ragazzi sino ai 19 anni è in sovrappeso e che il 33% della popolazione mondiale crea uno spreco alimentare, buttando cibo inutilizzato. Il ruolo della città e del cibo è anche rilevante: il 45% della popolazione attuale vive in un contesto urbano ed entro il 2050 questa percentuale aumenterà sino al 70%”.

“Il comparto alimentare, secondo il contesto cittadino, è da rivalutare. – ha ancora commentato - Stando ai risultati del questionario, il 72% dei cittadini braidesi preferisce cibi freschi e non contaminati dall’ inquinamento derivato da trasporti su ruota. Preferisce inoltre eliminare i prodotti provenienti allenamenti intensivi e il 68% vuole privilegiare l’acquisto di cibo dei produttori locali vicino a casa. Il 74% vorrebbe inoltre che il cibo scadenza fosse ridistribuito nei negozi e nei supermercati. Vendere a un prezzo più basso ciò che andrebbe buttato ridarebbe valore al cibo e alla sostenibiliità”.

Il sindaco braidese Gianni Fogliato ha invece posto l’attenzione sulla qualità della mensa braidese, con 2mila pasti giornalieri serviti nelle scuole. “Sicuramente i bambini e i ragazzi influenzeranno le scelte sui nostri menù alimentari. La mensa è un fiore all’occhiello della Città. Come Comune dobbiamo sottostare a degli obblighi per i codici degli appalti, stare attenti alla stagionalità dei cibi e puntare all’ eccellenza alimentare. Le diete sono anche importanti e si diversificano in base alle religioni e all’ aspetto educativo che porta ad assumere comportamenti corretti a tavola e in cucina. Il nostro obiettivo è di ridurre lo spreco e di collaborare con le scuole, attraverso un lavoro di squadra”.

Tra gli interventi al tavolo sul cibo anche quello di Claudia Alessandri, responsabile Caritas Bra e spicca su tutti un dato importante: “Nel 2024 la nostra mensa ha cucinato solo con le eccedenze, non investendo quindi alcun denaro. Inoltre il cuoco scelto è una persona fragile in situazione di estrema marginalità, che si è messo in gioco. Uno dei nostri obiettivi è ridare valore allo scarto, ma al tempo stesso agli esseri umani che rivestono un ruolo utile per la società”.

Così Renato Mauneroproduttore del Mercato della Terra di Bra e allevatore di capre, da cui nasce il suo formaggio: “ Durante il nostro mercato coinvolgiamo 400 clienti volontari, che sono iscritti in un nostro gruppo Whatsapp, nel quale vengono loro comunicati ad esempio i  prodotti stagionali e le date dei mercati. Nel nostro Mercato abbiamo provveduto a selezionare in modo rigido

15 banchi di piccoli produttori locali, che vanno sostenuti e che sfruttano a pieno la loro risorsa alimentare. Sono soddisfatto inoltre come allevatore e coltivatore di coinvolgere i bambini a varie iniziative durante i mercati: “Il piantino day” o il “Cheese bimbi” durante la manifestazione di “Cheese”. Per quest’ultima all’oratorio Sant’Antonino hanno preso  parte ben 300 bambini che, In 6 giorni, hanno assistito a ben 3 produzione di formaggio di capra. Ritengo necessario inserire nelle scuole, sin da piccoli, le ore obbligatorie di agricoltura”.

In conclusione le parole dell’assessore braidese alla transizione ecologica Francesca Amato: “Dopo un percorso collettivo di raccolta delle istanze dei cittadini, abbiamo scoperto come il cibo tocchi tematiche che risultano vicinissime tra di loro come la politica, l’economia, l’ambiente e le categorie sociali. Il fatto che l’azione responsabile uomo, ambiente e cibo possa essere 5 volte superiore ed efficace e per la riduzione dell’anidride carbonica è un dato altamente significativo. Il recente progetto del ‘Bosco urbano’, inaugurato qui a Bra, è un altro esempio virtuoso legato proprio a questo tema”.

Cristiano Sabre

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