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Politica | 26 novembre 2025, 12:56

Castanicoltura in montagna e i limiti agli abbruciamenti: una difficile coesistenza. Come superare le difficoltà e contare su un mercato equo?

Un'ordine del giorno in Provincia a Cuneo di La Nostra Provincia propone il sostegno alla costituzione di un comitato e l'unione dei Comuni coinvolti per essere rappresentati in Regione

Immagine di repertorio

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Il Gruppo consiliare La Nostra Provincia, formato dai consiglieri  provinciali Davide Sannazzaro, Stefania D’Ulisse, Loris Emanuel e Albero Gatto, ha presentato in Consiglio provinciale un ordine del giorno, su iniziativa del consigliere Loris Emanuel, volto ad affrontare le difficoltà che le limitazioni agli abbruciamenti previste dal Piano Regionale per la Qualità dell’Aria (PRQA) stanno creando alla castanicoltura tradizionale in provincia di Cuneo.


(Il consigliere provinciale Loris Emanuel)

Il Gruppo segnala come il divieto stagionale di combustione dei residui vegetali stia rendendo complessa la gestione dei castagneti, soprattutto nelle aree a forte pendenza, dove le alternative meccanizzate risultano poco praticabili o troppo onerose. Una situazione che rischia di compromettere la manutenzione del sottobosco e la continuità di un settore agricolo che rappresenta un presidio ambientale, paesaggistico e culturale per numerose comunità locali.

L’ordine del giorno pone inoltre l’accento sulla necessità di tutelare un mercato equo della castagna, contrastando pratiche che comprimono i prezzi alla produzione e riducono la redditività delle aziende agricole, già messe alla prova dalle difficoltà gestionali e dai cambiamenti climatici.

Nel dettaglio, il documento impegna la Provincia di Cuneo a:
• sostenere la costituzione del Comitato dei Castanicoltori;
• promuovere un’aggregazione dei Comuni a vocazione castanicola per una rappresentanza unitaria delle problematiche presso la Regione Piemonte;
• attivare le valutazioni tecniche necessarie a una revisione del PRQA che tenga conto delle esigenze specifiche dei castagneti tradizionali;
• facilitare l’accesso ai finanziamenti per l’acquisto di attrezzature e macchinari destinati alla gestione del sottobosco;
• valorizzare i mercati locali della castagna e rafforzare il monitoraggio delle dinamiche commerciali;
• incentivare le iniziative di trasformazione del prodotto fresco e le forme di aggregazione tra produttori.

«La castanicoltura è un presidio fondamentale del nostro territorio e va sostenuta con strumenti concreti — dichiara il consigliere Emanuel —. È indispensabile che le politiche sulla qualità dell’aria siano compatibili con le necessità delle imprese agricole e che i produttori possano contare su un mercato equo».

Il Gruppo La Nostra Provincia conferma il proprio impegno al fianco della filiera castanicola, promuovendo un dialogo costruttivo con gli enti regionali e sostenendo le comunità che preservano questa tradizione agricola secolare.

c.s.

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