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Cronaca | 26 novembre 2025, 10:14

Coppia di coniugi occupa per otto mesi una casa del Comune di Racconigi: a processo

Marito e moglie si sarebbero stanziati nell'alloggio dato in precedenza ad un altro inquilino che, nel frattempo, si era assentato per un mese. Il vincesindaco: "Spese per circa tre mila euro e il cane ha fatto parecchi danni"

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Un alloggio di proprietà dell’amministrazione comunale di Racconigi sarebbe stato occupato abusivamente per circa otto mesi da una coppia italiana. Sgomberata, è quindi tornata al legittimo inquilino ma, nel frattempo, l'amministrazione avrebbe sostenuto costi per circa 3mila euro. 

Quell'alloggio di edilizia pubblica, infatti, era stato assegnato ad un cittadino cinese che si era assentato per circa un mese, perché rientrato nel suo Paese e che, al suo ritorno, era stato collocato in un'abitazione di emergenza. 

Ad avvertire il Comune della presenza della coppia, preoccupatosi dopo aver visto le luci accese e sentito il cane abbaiare, era stato un altro inquilino del palazzo. 

A spiegarlo in tribunale a Cuneo è stato il vicesindaco Alessandro Tribaudino che, nel settembre 2023, aveva provveduto a denunciare i presunti "abusivi", una coppia di coniugi: lui, F.C., classe 1976 e lei, M.M.,  classe 1975.  

Nel corso della testimonianza, oltre al conteggio delle spese perse, di cui circa 1.400 euro di riscaldamento, 1.014 euro di luce, un centinaio di euro di acqua potabile, oltre all’affitto da 50 euro al mese, il testimone ha anche affermato che, a detta dell’inquilino, anche il “cane avrebbe fatto parecchi danni”. La coppia è ora accusata di violazione di domicilio e invasione di edifici.  

Stando a quanto spiegato dal vicesindaco, il nucleo famigliare sarebbe stato composto da quattro persone: oltre a F.C. e M.C., ci sarebbero stati anche i due figli.

In aula anche il maresciallo capo dei carabinieri, che svolse le indagini identificando la coppia.  “Si è venuti a conoscenza - ha riferito - del fatto che era stata messa a disposizione gratuitamente un’unità abitativa sita in altro indirizzo e che di tale unità il signor F.C. aveva anche ritirato le chiavi, promettendo di occuparla. Cosa che però, a quanto pare, non fu fatta”. 

Il processo proseguirà il prossimo 9 marzo.
 

CharB.

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