L’avvio del primo cantiere in via Acqui ad Alba, parte del progetto di riqualificazione sostenuto dal finanziamento della Fondazione CRC, sta aprendo una nuova fase per il centro storico di Alba. Dopo mesi di confronto tecnico e amministrativo e un’attesa prolungata legata ai passaggi progettuali, i lavori sono finalmente entrati nel vivo, segnando l’inizio di un percorso destinato a ridisegnare progressivamente le vie più centrali della città. Un intervento complesso, che richiede tempi, risorse e una gestione attenta dell’impatto su residenti, attività commerciali e mobilità. In queste prime ore di cantiere, oltre alle comunicazioni istituzionali, è arrivato anche il primo riscontro da parte del Comitato Centro Storico, che negli ultimi mesi ha seguito passo passo l’evoluzione del progetto, ponendo l’accento su sostegno, realismo e necessità di programmazione. Il presidente Silvio Rolando conferma un atteggiamento costruttivo, ricordando la complessità degli interventi nel cuore della città.
“Abbiamo avuto un incontro con l’assessore Fenocchio, che ci ha illustrato il cronoprogramma e la natura dei lavori. Via Acqui è un cantiere pilota: serve a capire quanto tempo ci vuole, quali disguidi possono emergere e come tarare le fasi successive” spiega Rolando.
Il Comitato richiama però un dato già emerso nelle sedi comunali: “La cifra complessiva necessaria per sistemare tutto il centro storico va oltre i 5 milioni, quindi il progetto è in divenire. È importante testare ora l’impiantistica, i tempi e le criticità, perché quando si interviene nel centro storico i problemi di viabilità e convivenza con residenti e attività si affrontano veramente solo sul campo”.
Accanto al sostegno per l’avvio dei lavori, resta aperto il nodo della manutenzione ordinaria. “Siamo favorevoli, era da tre anni che si attendeva di sbloccare questi fondi. Ma il porfido richiede cura continua: se una mattonella si sistema subito, non servono rattoppi in asfalto. Questo però richiede risorse che oggi non ci sono, e lo abbiamo fatto presente”. Rolando conclude con una nota pragmatica: “Vedremo gli esiti del primo lotto e le eventuali problematiche con i residenti. È un intervento che andava fatto: ora bisogna seguirlo passo passo”.















