A un anno e mezzo dalla nomina nella seconda giunta di Gianni Fogliato, l’assessore braidese allo Sport Francesco Matera, classe 1984, fa il punto col nostro giornale su quanto realizzato negli ambiti di sua competenza.
Assessore, che momento vive lo sport braidese?
“Di buona salute, mi sento di dire. Lo sport braidese funziona. Come con le precedenti amministrazioni il Comune è sempre molto presente in questo ambito, fa la sua parte nel promuovere un movimento che traina bambini, giovani, adulti, società e tifosi. In città sono presenti tante società ottimamente organizzate, con impianti in generale ben gestiti. Parliamo di una quarantina di associazioni sportive dilettantistiche, le stesse che ogni anno animano il tradizionale momento di ‘Sport in piazza’. Nel settembre scorso vi hanno presentato i loro atleti, esibendosi attivamente e facendo provare la loro disciplina, confermando questo evento come uno dei più frequentati e partecipati della provincia”.

L’ultimo successo è quello dell’hockey.
“Un fantastico doppio successo, con la Lorenzoni e l’Hc Bra capaci di vincere ancora una volta la Coppa Italia. In questa disciplina possiamo vantare due società fra le più titolate a livello nazionale. Da non dimenticare la neonata Inder Singh, sempre di hockey, che da qualche anno con le giovanili ha cominciato a portare a casa dei titoli. Ottime realtà che funzionano grazie soprattutto ai volontari: sono loro che tengono in piedi logisticamente una realtà sportiva. Poi il successo più grande lo fanno le famiglie, e i ragazzi e le ragazze che si mettono in gioco, riuscendo o fallendo, ma provandoci sempre con grande impegno".


In giunta si occupa anche di altro.
"Di politiche giovanili ed eventi. Poi coi colleghi abbiamo utili interazioni, ovviamente. Col sindaco Fogliato su scuola e bilancio, col vice Biagio Conterno, che conosco da tantissimi anni, condivido invece la delega agli eventi: lavoriamo in sinergia e nel rispetto dei ruoli, seppur con la sottile linea che separa ciò che può essere cultura, turismo ed eventi. Con l’assessora Ciravegna invece condivido soprattutto le politiche attive dei giovani e dell’Informagiovani, che si incastrano molto bene con le mie deleghe. Un altro tema affrontato insieme è la serie di attività che uniscono sport e inclusione. Con Valter Gramaglia ci confrontiamo spesso sull'impiantistica e sugli eventi coordinati dalla Polizia Municipale per le questioni di viabilità. Così è stato ad esempio per gli eventi dell’ultimo Giro d’Italia Next Gen. Con Francesca Amato ci occupiamo insieme soprattutto di mobilità sostenibile, cercando di coinvolgere i giovani in iniziative ‘green’. Tante attività, insomma, che rendono bello lavorare e sentirsi parte di questo progetto politico”.

Nella sua professione di calzolaio porta avanti una tradizione di famiglia.
"E’ un lavoro cui mi dedico con passione da 16 anni, sull’esempio di mio padre Mauro. Ho ereditato l’attività, provando a rinnovarmi, anche grazie al mondo dei social. Sono stato da poco confermato per il secondo triennio consecutivo alla presidenza di Calzolai 2.0, associazione di categoria affiliata a Confartigianato Rete Imprese nazionale, che fa capo a Mestre. Da pochi anni è anche nata un’associazione con cui collaboriamo, un po’ più operativa dal punto di vista della formazione, che si chiama Calzolai Italiani, presieduta da Simone Usai di Cagliari".
Quali obiettivi hanno queste realtà?
"Fare sì che questo mestiere, che non sta affatto sparendo, trovi nuovi spazi tra tendenze e mode. Ma soprattutto che sia all’avanguardia nella sostenibilità ambientale. La nostra professione è una delle più rispettose dell’ambiente. Le scarpe sono uno tra i principali rifiuti non recuperabili e col nostro lavoro quotidiano favoriamo un loro utilizzo e riuso rispettoso del pianeta”.














