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Attualità | 20 novembre 2025, 12:08

Clavesana, sospeso per sette mesi il procedimento per il deposito rifiuti pericolosi

In questo periodo dovranno essere svolti accertamenti sulla compatibilità paesaggistica

La conferenza dei servizi dello scorso febbraio

La conferenza dei servizi dello scorso febbraio

"Soddisfatto del lavoro fatto dall'architetto Alessandra Corino e dall'avvocato Edoardo Manassero che ci assistono nell'affrontare questa vicenda che dura, ormai, da due anni" e che ringrazio a nome mio e dell'amministrazione". 

Così il sindaco di Clavesana, Bruno Terreno commenta la sospensione la sospensione del procedimento autorizzativo per l'impianto di deposito rifiuti speciali (pericolosi e non) che la ditta Cement aveva chiesto di realizzare nel comune alle porte della Langa. 

Una decisione che arriva dopo le forti criticità sollevate in paese e dal Comitato del "no" che ieri, a margine della terza conferenza dei servizi, tenutasi in Provincia ha spiegato: "Questo esito non può che vederci soltanto parzialmente soddisfatti perché riteniamo che già molte evidenze, e soprattutto mancanze, non ancora esplicate in oltre due anni dall’inizio dei procedimenti, ci avrebbero fatto sperare in un esito definitivo di diniego. Rileviamo il parere fortemente negativo da parte del Comune di Clavesana per voce del Sindaco e dei suoi tecnici avvalorato dalle osservazioni della Regione Piemonte e della Soprintendenza.

Il nostro compito continua ad essere il supporto a una causa importantissima che coinvolge tutto il territorio, il coinvolgimento di tutti coloro che decideranno di dare il loro aiuto e l’accompagnamento attento e solerte del Comune di Clavesana, affinché sia sempre tempestivo e puntuale nelle osservazioni per il bene della collettività e dei valori che vogliamo difendere. Questa mattina è stata altresì ribadita la piena legittimità dell’operato del nostro Comitato. Pur riconoscendo di non avere un ruolo dirimente riguardo a questioni tecniche rivendichiamo il diritto, sempre sino ad ora concesso e esercitato in modi mai sopra le righe, di rappresentare la voce di cittadini, enti e aziende (come previsto dalle normative dei procedimenti di V.I.A., oggi esplicitamente ribadite)".

Sul tema è intervenuta anche la consigliera regionale Giulia Marro che ha evidenziato: "La sospensione ulteriore - che auspico si trasformi presto in diniego netto - è altresì una nuova piccola vittoria della comunità, che si è mobilitata e non ha mai abbassato la guardia. Ma non abbassiamola neanche ora: continuerò a vigilare passo passo, perché la tutela ambientale è un tema urgente e strutturale, non una battaglia spot".

La riunione di ieri è una battaglia vinta, ma la questione non è ancora conclusa. Ora, dopo la sospensione del procedimento, passeranno circa 7 mesi in cui verrà verificata la compatibilità paesaggistica dell’area su cui sorge il progetto.

Arianna Pronestì

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