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Attualità | 19 novembre 2025, 06:05

Centovent'anni di musica e passione: Alba festeggia la sua banda

Domenica 23 novembre alle 21 al Teatro Sociale “G. Busca” il concerto celebrativo. Verranno ricordati anche i 170 anni dello storico edificio

Centovent'anni di musica e passione: Alba festeggia la sua banda

Alba si prepara a celebrare due ricorrenze speciali: i 120 anni della Banda Musicale Città di Alba Ars et Labor e i 170 anni del Teatro Sociale Giorgio Busca, che accoglierà il concerto commemorativo domenica 23 novembre alle 21. Un doppio anniversario che racconta una storia intrecciata di musica, comunità e memoria civica.

La Banda albesе nasce nel 1905, quando il Comune investiva poche lire per montare palchi all’aperto, dando spazio a un gruppo di appassionati che iniziava a dare forma a una tradizione destinata a radicarsi profondamente nella città. Tra le figure che più hanno inciso su quel percorso spicca Pietro Ravotti, nato nel 1887: barbiere di mestiere, musicista per vocazione. Allievo dell’allora fiorente istituto musicale, suonatore di trombone, clarinetto e sassofono, Ravotti seppe guidare la Banda nel periodo successivo alla Grande Guerra, dedicandosi alla formazione degli ottoni e all’adattamento dei brani per i musicisti non professionisti.

La sua attenzione maniacale allo studio e all’interpretazione lo portò perfino a confrontarsi con la casa editrice Ricordi sulle prime battute del Nabucco: un dettaglio che restituisce il rigore e la passione con cui ha contribuito alla crescita della compagine cittadina, per la quale scrisse anche numerose marce di grande successo.

Nel ventennio fascista la Banda assunse il nome di O.N.D., adeguandosi al clima dell’epoca e partecipando alle cerimonie ufficiali. L’attività musicale si interruppe durante la guerra, per poi riprendere nel dopoguerra con un avvicendamento di direttori che culminò, nel 1953, con la scomparsa di Ravotti. Negli anni successivi si alternarono varie guide fino al 1997, quando la direzione venne assegnata al maestro Claudio Taretto, diplomato in clarinetto al Conservatorio di Torino, tuttora alla guida del complesso.

Anche la sede della Banda ha seguito un percorso lungo e itinerante: prima in via Accademia, poi presso l’Istituto Magistrale, quindi nuovamente in via Accademia in locali ormai demoliti, fino al trasferimento del 1984 in corso Michele Coppino. Oggi le prove si tengono negli spazi rinnovati della Maddalena,  luogo che ha restituito alla formazione un ambiente adeguato, luminoso e finalmente stabile.

La Ars et Labor conta oggi circa 35 musicisti, molti dei quali provenienti dagli indirizzi musicali cittadini. Il repertorio si è ampliato nel tempo: dalle tradizionali marce composte da Ravotti alle trascrizioni di musica classica e leggera, passando per colonne sonore, arrangiamenti moderni e brani di atmosfera più intima, capaci di restituire ampiezza, dinamica e calore a una realtà storica che continua a rinnovarsi.

Il concerto del 23 novembre al Teatro Sociale G. Busca unirà dunque due capitoli della storia culturale cittadina: la lunga vita del teatro, inaugurato 170 anni fa, e la persistenza di una Banda che ha accompagnato generazioni di albesi, dalle feste popolari alle celebrazioni civiche. Sarà una serata di musica e memoria, un ponte tra passato e futuro che invita il pubblico a riscoprire il valore di una tradizione viva e condivisa.

redazione

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