Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato lunedì 3 novembre.
Da quella trasferta a Verona (correva il 17 marzo 2024, risultato finale 2-2 con reti di Michael Ijemuan Folorunsho e Tijjani Noslin per gli scaligeri allenati da Marco Baroni, Dusan Vlahovic e Adrien Rabiot in rimonta per la Juventus allenata da Massimiliano Allegri) G A., tifoso bianconero ero tornato da indagato, accusato di possesso di artifici pirotecnici in manifestazioni sportive e lancio di materiale pericoloso.
Il trentenne, difeso dall’avvocato albese Roberto Ponzio, era risultato infatti destinatario di una comunicazione con la quale, nei giorni a seguire, la Questura di Verona gli aveva notificato l’esistenza di indagini preliminari a suo carico per quanto avvenuto all’esterno dello stadio "Bentegodi" in occasione della partita del campionato di Serie A andata in archivio con un pareggio e una coda poco sportiva fuori dall’impianto, con scontri tra tifosi che avevano anche visto la società scaligera multata dal giudice sportivo.
Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Verona, dottoressa Paola Vacca, ha emesso nei confronti del tifoso nostrano un decreto penale di condanna a 3.600 euro di multa, pena pecuniaria stabilita a seguito della conversione di 4 mesi di reclusione.
L’imputazione è quella contemplata all’articolo 6 bis della legge 401 del 13 dicembre 1989, che punisce il possesso e l’utilizzo artifici pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive, riferendosi in particolare a razzi, bengala, petardi e altri strumenti atti a provocare un concreto pericolo alle persone.
L’imputato era stato identificato dagli agenti della Digos mediante il ricorso alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza presenti ai tornelli dello stadio, nella zona del cosiddetto pre-filtraggio, immortalato nell’atto di accendere e brandire fumogeni dall’utilizzo dei quali sarebbe derivato un pericolo per le persone presenti nelle vicinanze.
L’uomo avrà ora 15 giorni per proporre opposizioni.














