Puntuale come ogni autunno, torna l’ora solare. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, alle 3 del mattino, le lancette vanno spostate indietro di un’ora, tornando alle 2. Un piccolo cambio, ma con effetti percepibili sul nostro quotidiano: si guadagna un’ora di sonno, è vero, ma la luce del giorno lascerà il posto al buio molto prima del solito.
L’idea di modificare l’ora nasce da esigenze di risparmio energetico e sfruttamento della luce naturale: fu proposta già nel XVIII secolo (Benjamin Franklin), ma introdotta su larga scala solo nel XX secolo. In Italia, il cambio ora è stato regolato stabilmente con la legge 503/1965.
Oggi, con le moderne efficienze energetiche, il risparmio ottenuto dal cambio dell’ora è minore, e molti Paesi (e l’Unione Europea) discutono sull’ipotesi di abolire questo sistema. Tuttavia, per ora in Italia il meccanismo resta attivo.
Cosa cambia? Effetti e aspetti pratici
Si guadagna un’ora di sonno: nella notte del cambio si può dormire un’ora in più.
Giornate più corte, buio anticipato: con l’ora solare, il tramonto arriverà prima, riducendo la luce utile nel tardo pomeriggio.
Periodo di adattamento: nei giorni successivi si potrebbe sperimentare stanchezza, difficoltà di concentrazione o un lieve sfasamento dei ritmi sonno-veglia.
Consigli per adattarsi al cambio dell’ora con meno fatica
Anticipare il sonno gradualmente: nei giorni prima del cambio, andare a letto e svegliarsi 10-15 minuti prima.
Esporsi alla luce naturale al mattino: stimola il ritmo circadiano e aiuta il corpo ad adeguarsi.
Evitare caffeina e alcol prima di dormire: possono peggiorare la qualità del riposo.
Mantenere orari regolari per pasti, attività fisica e riposo.
Controllare gli orologi manuali: non dare per scontato che tutto si aggiorni da solo.
L’ora legale tornerà domenica 29 marzo 2026, ma purtroppo è davvero troppo presto per pensarci.














