A sei mesi dalla storica promozione, era il 24 aprile scorso, la MA Acqua S.Bernardo Cuneo è pronta per il debutto nella SuperLega 2025/2026.
Celebrazioni, elogi e complimenti: da lunedì 20 ottobre dovranno restare un bellissimo ricordo, da custodire nel cassetto dei momenti indimenticabili, ma ora è tempo di voltare pagina. Da oggi inizia una nuova avventura, che sul campo si annuncia durissima.
Appena caduta l’ultima palla della finale, i dirigenti cuneesi, su tutti Paolo Brugiafreddo, direttore sportivo pragmatico e sempre un passo avanti, capace di tenere i piedi ben saldi a terra con un occhio al campo e uno al bilancio, hanno subito iniziato a costruire la rosa per la SuperLega.
Le conferme sono soltanto tre: i due liberi Domenico “Mimmo” Cavaccini, promosso capitano (e con pieno merito), e Simone Oberto, giovane prodotto del vivaio di ottime prospettive, oltre al centrale Lorenzo Codarin, uomo simbolo di questa società e punto fermo da sei stagioni consecutive.
Per il resto, aria nuova. Dopo l’addio al volley giocato dell’immenso Daniele Sottile, è tornato in Granda un altro ex talento del vivaio biancoblù: Michele Baranowicz. Il palleggiatore, che proprio a Cuneo aveva iniziato la carriera prima di affermarsi in giro per l’Italia e in Europa – da Cisterna a Piacenza, da Verona a Macerata, fino a Vibo, con esperienze anche in Turchia e Bulgaria – torna ora per guidare la “sua” Cuneo verso l’obiettivo stagionale: la permanenza in A1.
Con lui l’amico Ivan Zaytsev, fortemente voluto dal presidente Gabriele Costamagna fin dai primi colloqui di mercato. Un colpo di assoluto rilievo, anche mediatico, che dovrà però tradursi in rendimento concreto sul campo. Alcuni problemi fisici ne hanno condizionato la preparazione, ma Zaytsev, come Baranowicz, è “animale” da partita vera: quando l’arbitro fischierà la prima palla, saprà farsi trovare pronto.
I riflettori sono puntati sul giovane opposto francese Nathan Feral, di cui si parla molto bene negli ambienti del volley. A confermarlo anche il “Prof” della pallavolo mondiale, Silvano Prandi. Incontrato qualche sera fa a Cuneo, Prandi, che da dieci anni allena in Francia, alla guida dello Chaumont, ha speso parole di elogio per il “pointu” transalpino, definendolo “molto interessante”. E se lo dice lui, c’è da fidarsi.
Attesa e curiosità accompagnano anche gli altri due stranieri della formazione allenata da Matteo Battocchio: lo schiacciatore croato Marko Sedlacek e il centrale serbo Aleksandar Stefanovic. Sedlacek è un vero giramondo del volley: una stagione e mezza a Monza tra il 2019 e il 2020, poi un passaggio a Padova nella scorsa annata, proprio la squadra che Cuneo affronterà all’esordio. In mezzo, tante esperienze internazionali, tra Croazia, Francia, Turchia, Polonia e perfino un’avventura in Indonesia. Stefanovic, invece, è alla prima esperienza lontano dal campionato serbo, dove ha vestito le maglie di Kraljevo e Belgrado: un centrale dotato di un muro di ottimo livello.
Completano il gruppo Copelli, Bonomi, Giraudo, Sala, Colasanti e Cattaneo, tutti pronti a dare il proprio contributo. Mai come quest’anno ci sarà davvero bisogno di tutti.
L’obiettivo, ribadito con chiarezza da società e staff tecnico, è uno solo: la salvezza. Se arriverà qualcosa in più, sarà una piacevole aggiunta. Ma l’ambiente, dai dirigenti ai soci e fino ai tifosi, dovrà mantenere i piedi per terra: niente eccessi, né in negativo né in positivo, e soprattutto nessuna polemica.
L’importante sarà lasciar lavorare l’allenatore, che non ha nulla da dimostrare. Matteo Battocchio, oggi celebrato da tutti come l’artefice del “miracolo cuneese”, rischiò addirittura l’esonero a dicembre 2025: segno che nel volley i giudizi cambiano in fretta. Quest’anno, inevitabilmente, arriveranno delle sconfitte, ma non dovranno minare la fiducia nel tecnico e nel gruppo.
Si parte con Padova, una delle squadre su cui Cuneo dovrà misurare la propria corsa verso la salvezza. Le altre concorrenti dirette, almeno sulla carta, dovrebbero essere Cisterna e Grottazzolina. Ma come sempre, sarà il campo a parlare: la salvezza si conquista evitando la dodicesima e ultima posizione.
La Sonepar Padova, ancora guidata da coach Jacopo Cuttini, si presenta al via con un roster "misto" tra giovani ed esperti, ma ambizioso. Il regista serbo Vuk Todorovic sarà affiancato da Francesco Zoppellari in cabina di regia, mentre in posto due agiranno i due opposti Tommaso Stefani e Veljko Masulovic. Tra gli schiacciatori spicca Davide Gardini, confermato leader tecnico della formazione veneta, affiancato dal giovane Mattia Orioli e dall’americano Tim Held insieme con il promettente Francesco Bergamasco. Al centro spazio ad Alberto Polo con Andrea Trocchio, il bulgaro Boris Biserov Nachev e DiAeris Taila McRaven a completare il reparto. In seconda linea il libero francese Benjamin Diez e Alessandro Toscani garantiranno solidità alla fase difensiva.
Il fischio d’inizio è fissato per lunedì 20 ottobre alle 20.30 alla Kioene Arena di Padova, in un turno infrasettimanale che inaugurerà una SuperLega compatta e intensa, destinata a concludersi a marzo con la fine della regular season.
Cuneo torna nella pallavolo che conta, spinta da entusiasmo, orgoglio e consapevolezza. Il sogno è realtà: ora inizia la parte più difficile, ma anche la più affascinante.













