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Scuola e corsi | 09 settembre 2025, 16:41

LA SCUOLA CHE RIPARTE / Il 'Govone' di Alba "è un Classico che sa attrarre e innovare"

Gode di buona salute il 'Govone', un’istituzione che rifiuta di invecchiare: cresce il numero degli iscritti, l’offerta formativa si adatta alle priorità dei giovani con il perfezionamento delle discipline scientifiche e delle lingue, accanto alla tradizione umanistica

Alcuni studenti del liceo classico "Govone" con il dirigente scolastico Roberto Buongarzone

Alcuni studenti del liceo classico "Govone" con il dirigente scolastico Roberto Buongarzone

Quattro prime classi, di cui due sezioni a curvatura internazionale, una di potenziamento scientifico e una sezione dell’ex “tradizionale”, oggi nuovo percorso “Aureus+”, per valorizzare la storia dell’arte fin dal biennio. Il Liceo Govone di Alba registra ancora una volta un incremento di iscritti, in controtendenza con altri Licei classici del Paese.
Facciamo il punto su iscrizioni, novità e prospettive dell’anno scolastico alle porte con il dirigente scolastico Roberto Buongarzone.
 

Tra Classico e Artistico quest’anno si raggiunge quota 840 studenti. L’anno scorso eravate 800. Ci fa una panoramica delle iscrizioni al Liceo Govone?
"Quest’anno abbiamo registrato un buon incremento di iscritti: quattro sezioni prime al Classico, con numeri in crescita nonostante il calo demografico che progressivamente interessa anche le scuole superiori. Un dato che ci conforta e che premia scelte didattiche precise: due classi di “Internazionale”, con francese dal primo anno, docenti madrelingua e doppio diploma, e una sezione per il nuovo percorso Aureus+, che coniuga lo studio della storia dell’arte con l’insegnamento in lingua inglese. La compresenza tra l’insegnante di storia dell’arte e il docente madrelingua inglese non solo potenzia la conoscenza della lingua, ma permette anche di aumentare le ore settimanali di arte a due a partire già dal biennio. Inoltre, per chi sceglie il potenziamento scientifico, è prevista un’ora in più di matematica e scienze già dal primo anno. Oggi un Liceo classico non prepara più soltanto alle discipline umanistiche: un terzo dei nostri studenti si orienta verso facoltà scientifiche e tecniche".

L’organico è al completo?
"Quasi. Le nomine sono state effettuate, ma restano da coprire alcune rinunce o assenze legate a malattie di docenti di ruolo. L’Ufficio scolastico ha fatto uno sforzo per arrivare a settembre con i quadri completi e siamo fiduciosi. Più complessa la situazione del personale ATA: mancano ancora tre amministrativi e il problema dei collaboratori scolastici è di deficit cronico in tutto il Nord-Ovest. L’anno scorso abbiamo potuto contare su una squadra di segreteria eccezionale, speriamo di ricostruirla e sappiamo che ci sono anche nuove immissioni in ruolo".

Quali sono le priorità dell’istituto per quest’anno scolastico?
"La parola chiave, da alcuni anni a questa parte, è internazionalizzazione. Siamo scuola accreditata Erasmus+, i docenti partecipano a progetti europei e gli studenti hanno la possibilità di esperienze formative e di gemellaggio all’estero. Quest’anno abbiamo ottenuto un importante riconoscimento: siamo una delle tre scuole del Piemonte a cui l’Ufficio scolastico regionale ha assegnato un docente madrelingua inglese, un segnale di fiducia che premia la qualità della nostra offerta e ci consente di potenziare ulteriormente la preparazione linguistica. Dal momento che il 70% degli studenti del Liceo classico e il 40% degli studenti dell’Artistico consegue una certificazione linguistica, preparandosi in orario curricolare, la presenza continuativa di docenti madrelingua è fondamentale. Al Govone, tutti gli studenti del corso Internazionale raggiungono il livello B2 in francese, molti anche il C1 e, in effetti, non abbiamo mai avuto un bocciato all’esame ESABAC. Continueremo a rafforzare l’aspetto dell’internazionalizzazione. A questo si aggiunge il lavoro portato avanti con il PNRR: ad oggi i percorsi su digitale e STEM sono conclusi, altri corsi sono in fase di chiusura per la formazione del personale".

Non unanimemente apprezzata, sta facendo discutere la Circolare che impone il divieto dell’uso dei cellulari in classe alle superiori. Ha qualche consiglio per i suoi studenti su come adattarsi a questa novità?
"Senza dubbio. Il divieto dell’uso dei telefoni cellulari in classe per dei nativi digitali può essere difficile da digerire. Vi invito a considerare che non si tratta di una punizione, ma di un’opportunità: per riscoprire la scrittura a mano, il dialogo diretto, l’ascolto reciproco senza mediazioni. La tecnologia e l’intelligenza artificiale non vanno demonizzate, sono strumenti che hanno la loro dimensione, ma va recuperato un equilibrio, evitando che il pensiero si riduca a immagini e frasi brevi".

Che cosa augura loro per quest’anno scolastico?
"Che possano trovare un ambiente sereno, fatto di accoglienza da parte dei docenti e di collaborazione con i compagni. Pazienza, rispetto delle regole e apertura alla complessità: sono questi i valori che auguro a chi inizia e a chi continua il proprio percorso al Govone".

Eleonora Ramunno

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