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Economia | 02 settembre 2025, 11:09

Ferrero al fianco di Save the Children in un nuovo progetto per la protezione dei bambini nelle comunità di coltivatori di cacao della Costa d’Avorio

Il gruppo di Alba sosterrà le istituzioni della cooperazione italiana e l’organizzazione umanitaria in un’iniziativa che punta a fornire accesso all’istruzione e ai servizi sanitari di base, a migliorare la registrazione delle nascite e ad assicurare mezzi di sussistenza e nutrizione

Ferrero al fianco di Save the Children in un nuovo progetto per la protezione dei bambini nelle comunità di coltivatori di cacao della Costa  d’Avorio

Ferrero al fianco di Save the Children in un nuovo progetto per la protezione dei bambini nelle comunità di coltivatori di cacao della Costa d’Avorio

Rafforzare la protezione e il rispetto dei diritti dell’infanzia nelle comunità produttrici di cacao della Costa d’Avorio, mettendo in campo azioni volte a ridurre i rischi e contrastare le cause alle radici del lavoro minorile, strettamente legate alla vulnerabilità socio-economica.

Questi gli obiettivi del progetto che vede il gruppo Ferrero affiancare istituzioni della cooperazione italiana – a partire dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo –, e l’organizzazione Save the Children in un’iniziativa che si svilupperà nella regione dell'Haut Sassandra e nel distretto delle Montagnes.

FINO AL 2030

L’intervento, che durerà complessivamente fino al 2030, si innesta e rappresenta l’ampliamento di un programma dell’organizzazione, avviato fin dal 2017 con il sostegno di Ferrero, che continuerà a finanziare l’iniziativa in un’ottica di partenariato pubblico-privato. Inoltre, il progetto si avvarrà dei fondi della cooperazione italiana, in seguito all’esito della selezione di una procedura comparativa gestita dall’Agenzia italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

FINANZIAMENTO DA 20 MILIONI

Conclusa la procedura di selezione, il programma è stato presentato ad Abidjan nel corso della missione del sistema italiano di cooperazione in Africa Occidentale del maggio 2025, guidata dal direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo Stefano Gatti.

Grazie alla dotazione prevista dal bando dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e al rinnovato sostegno di Ferrero, l’intervento può contare su un finanziamento totale di quasi 20 milioni di euro.

LE AZIONI

Illustrato in una nota diffusa da Ferrero e Save the Children, il progetto coinvolge governi e istituzioni, società civile e imprese puntando, "attraverso lo sviluppo di comunità resilienti ed economicamente sostenibili, a creare le condizioni per proteggere i bambini, dando loro accesso all’istruzione e ai servizi sanitari di base, migliorando la registrazione delle nascite, assicurando i mezzi di sussistenza e la nutrizione, supportando le comunità e l’imprenditoria femminile e contrastando il fenomeno del lavoro minorile".

La vera innovazione – si spiega – consiste nel "lavorare con un approccio integrato e di sistema, sia sul campo, mettendo in connessione comunità, famiglie, fornitori e governi locali, sia a livello di sostenibilità economica attraverso finanziamenti privati e istituzionali che possono abilitare un cambiamento strutturale e di lungo termine".

LAVORARE "NELLA FILIERA"

"Lavorare nella filiera del cacao – si spiega –, con partner del mondo 'corporate' e i 'supplier' (fornitori, ndr) sul territorio, coinvolti direttamente nel processo fin dalla definizione degli interventi, crea una potente contaminazione di conoscenze e competenze tra settore pubblico e privato, che moltiplica l'impatto ben oltre l'investimento iniziale e trasforma gradualmente le buone pratiche in politiche pubbliche. In questo modo, inoltre, le misure di protezione dell'infanzia vengono integrate all'interno delle operazioni della 'supply chain' (la catena di approvvigionamento, ndr), garantendo che gli interventi raggiungano i bambini più vulnerabili, promuovano la sostenibilità a lungo termine e possano essere replicati su scala. Infine, l’intervento si basa su indicatori di performance e sistemi di valutazione per garantire risultati concreti e duraturi".

PIU’ ATTORI PER RISULTATI DURATURI

“Da sempre crediamo nell’importanza della collaborazione tra istituzioni pubbliche, sia a livello nazionale che internazionale, società civile e settore privato, che valorizzi l’esperienza e le competenze di ognuno di questi attori. Il vero cambiamento non nasce da azioni isolate, ma da alleanze trasformative e durature. Ecco perché, come Save the Children, pensiamo che questa partnership dia significato alla parola 'investimento': investire nel lungo periodo con azioni trasversali, coinvolgendo più attori per risultati duraturi”, dichiara Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.

“Questo progetto – aggiunge Daniela Fatarella – dimostra come uno sviluppo socioeconomico sostenibile in un Paese come la Costa d’Avorio sia possibile, grazie alle competenze sulla 'supply chain' di un’azienda come Ferrero, alla strategia della cooperazione italiana, che con i finanziamenti adeguati e l’impegno dell’Italia può creare condizioni abilitanti per lo sviluppo, e un’organizzazione come Save the Children da sempre presente sul territorio con competenza e professionalità. Più attori, che insieme possono raggiungere un risultato superiore alla somma delle sue parti, diventando reali agenti di cambiamento.”

"PER FERRERO DIRITTI UMANI FONDAMENTALI"

"In Ferrero, il rispetto e la promozione dei diritti umani sono fondamentali. Questi principi cardine sono integrati nelle nostre pratiche di sourcing (approvvigionamento, ndr) - a supporto delle persone e delle comunità che fanno parte della nostra filiera", dichiara Isabel Hochgesand, global chief procurement officer di Ferrero. "Questa nuova fase della collaborazione con Save the Children e la Cooperazione Italiana rappresenta un passo importante verso un ecosistema del cacao più sostenibile. Lavorando insieme lungo l’intera filiera del cacao, miriamo a costruire una supply chain trasparente, inclusiva e duratura, capace di generare un impatto concreto sia per le comunità che per il nostro business".

Redazione

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