/ Attualità

Attualità | 12 agosto 2025, 16:30

La montagna non è un parco giochi: Uncem lancia l'appello ai turisti

Comunità, economia e rispetto: così si valorizzano i territori alpini e appenninici

La montagna non è un parco giochi: Uncem lancia l'appello ai turisti

Un manifesto chiaro e deciso per raccontare la vera essenza della montagna. Oltre gli stereotipi del turismo mordi e fuggi, Uncem tratteggia un modello di fruizione consapevole, che mette al centro le comunità locali, l'economia dei piccoli borghi e il rispetto profondo per un ambiente che non è solo scenario, ma spazio di vita. Un appello, lanciato durante la stagione di flussi crescenti e nuove consapevolezze, per ridisegnare il rapporto tra visitatori e territori montani.

"Non si scherza su caro-ombrellone che fa cambiare flussi, piuttosto che con riconoscimenti Unesco - afferma Marco Bussone, presidente nazionale Uncem -. Troppe banalità abbiamo sentito fin qui. Come l'inversione di flussi dal mare alle vette in nome dei costi, come se la montagna fosse tutta 'gratuita e libera', piuttosto che la voglia di rinunciare a un bellissimo, straordinario secondo noi, riconoscimento Unesco perché avrebbe portato solo danni, con flussi aumentati. Banalità. Chiacchiere. Parliamo di cose serie. Lo abbiamo fatto con alcuni punti diffusi oggi in un Manifesto Uncem. Opportunità e impegni per tutti".

La montagna è piena di luoghi da vivere, che però sono in primis luoghi di vita delle comunità che li abitano tutto l'anno. Occorre rispetto, attenzione e senso dei luoghi. La montagna accoglie sempre, le comunità sono in attesa, a braccia aperte, ma serve un patto di rispetto e di fiducia che parta da turisti e persone in arrivo sui territori. 

L'agricoltura e l'allevamento rappresentano il nucleo imprescindibile di questo complesso sistema territoriale, mentre il turismo si colloca in una dimensione successiva e conseguente. Il paesaggio si configura come un equilibrio tra ambiente e comunità, che merita rispetto e tutela, soprattutto in un contesto di crescente crisi climatica.

Percorrendo sentieri, attraversando prati, borghi e strade interne, il visitatore attento può scoprire il profondo senso di appartenenza delle comunità montane, comprenderne gli spazi collettivi e i beni comuni, approfondendone le peculiarità culturali e antropologiche. Così si svela la vera essenza della montagna: non un semplice parco giochi per i cittadini, né un'area selvaggia, ma un ecosistema vivente dove ambiente e comunità si integrano tra loro.

Questi territori non sono un mero sfondo per fruizioni occasionali, ma spazi vitali che consentono la rigenerazione di aree montane precedentemente segnate da decenni di spopolamento e abbandono. Oggi le comunità si stanno riappropriando della loro dimensione originaria, anche grazie a nuove forme di turismo più consapevoli e rispettose.

L'invito è quindi concreto: "Compra in valle e la Montagna vivrà". Ogni escursione diventa un'opportunità per sostenere l'economia locale. Fermarsi in un negozio, acquistare prodotti tipici del territorio, consumare in un bar del posto diventa un atto di sostegno economico e culturale.

Occorre inoltre comprendere che non tutto può essere gratuito. Così come in città si pagano parcheggi, ZTL e pedaggi autostradali, anche in montagna alcuni servizi necessitano di una valorizzazione economica. Ipotesi concrete includono parcheggi a pagamento, sistemi di regolazione dei flussi sui sentieri, navette per zone incontaminate, eventuali pedaggi simbolici: tre euro giornalieri o cinque per un voucher, con possibili esenzioni per chi consuma nei pubblici esercizi locali. L'obiettivo non è ostacolare, ma regolare e reinvestire: i proventi potrebbero finanziare promozione e nuovi servizi territoriali.

Un euro investito nel territorio restituirà valore moltiplicato, trasformando la fruizione turistica in un'opportunità di sviluppo reciproco. La montagna non è un prodotto da consumare, ma un ecosistema da vivere e rispettare.

Daria Abashkina

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium