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Attualità | 07 agosto 2025, 06:15

Rievocazione 2026, il via libera dal Consiglio comunale albese apprezzato dalla Giostra : “Un segnale importante per il folklore”

Luca Sensibile, presidente della Giostra delle Cento Torri, commenta l’apertura unanime dell’aula: “Una decisione che riconosce il valore culturale e identitario della manifestazione”

Rievocazione storica ad Alba (foto Mauro Gallo)

Rievocazione storica ad Alba (foto Mauro Gallo)

È un momento di riflessione e ripartenza per la Giostra delle Cento Torri, dopo la scelta – condivisa con i Borghi – di sospendere nel 2025 la rievocazione storica che da sempre precede il Palio degli Asini. Ma a riaccendere la prospettiva è stata la recente decisione del Consiglio comunale, che ha lasciato alla Giostra la possibilità di valutare autonomamente il futuro dell’evento, con uno spiraglio chiaro sul ritorno in piazza Risorgimento nel 2026.

“Questa apertura ci offre finalmente la possibilità di pianificare con maggiore autonomia”, commenta Luca Sensibile (nella foto Mauro Gallo), presidente della Giostra. “Dopo l’ordine del giorno presentato in Consiglio, è stato riconosciuto il valore storico e culturale di un comparto che da quasi sessant’anni caratterizza la nostra città. Il fatto che la decisione sia stata presa all’unanimità, da maggioranza e minoranza, è un segnale importante”.

Per il 2025, la Giostra ha costruito una proposta alternativa, valorizzando l’investitura del Podestà come momento centrale: “Non sarà una rievocazione vera e propria, ma una formula più corale, con elementi scenografici, il coinvolgimento dei Borghi e la ripresa di alcuni episodi del passato”. Il tutto si svolgerà in piazza Duomo, luogo che per Sensibile “non può essere dislocato: è il cuore simbolico della città, il contesto storico naturale dell’investitura”.

L’ipotesi di una rievocazione in piazza Cagnasso, avanzata per il sabato sera precedente il Palio, è stata scartata. “Non eravamo pronti. È uno spazio troppo ampio e dispersivo, e mancava il tempo per preparare figuranti e scenografie adeguate. Un altro anno, forse, si potrà valutare meglio”. Ma resta chiaro un principio: “L’investitura non va spostata. È il punto fermo. Se un domani si vorrà integrare con una rievocazione, allora sarà necessario renderla gratuita, garantendo al contempo una fruibilità dignitosa”.

Sensibile insiste proprio su questo punto: “Nel 2023 l’abbiamo fatto senza tribune. La prima fila vedeva, la seconda poco, la terza nulla. Così non ha senso. Oggi siamo obbligati a rispettare requisiti precisi: piano di sicurezza, relazioni tecniche, steward, illuminazione. Un evento non si può più improvvisare. I costi, anche per l’investitura, sono comunque importanti. Serve consapevolezza”.

Proprio per questo, la Giostra punta a rendere l’evento più coinvolgente anche dal punto di vista scenico: “Vorremmo inserire qualche effetto speciale, qualche sorpresa. L’obiettivo è offrire al pubblico un’esperienza suggestiva, che lasci il segno”.

La possibilità di decidere autonomamente il formato per il 2026, alla luce dell’esperienza 2025, viene quindi accolta positivamente: “Abbiamo presentato al Comune la nostra lista dei costi. Hanno capito che anche senza rievocazione ci sono spese considerevoli. Se vogliamo mantenere alta la qualità e la partecipazione, bisogna affrontare questi numeri con lucidità”.

Ora resta da vedere come andrà il Palio in piazza Cagnasso. “La vendita dei biglietti è già iniziata, con prezzi più bassi grazie a una capienza maggiore. Se funzionerà, potrà aprire nuove possibilità. Ma per noi ciò che conta è avere finalmente libertà di scelta, in un quadro di riconoscimento istituzionale. Questa è la vera notizia”.

d.v.

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