/ I più letti della settimana

I più letti della settimana | 03 agosto 2025, 11:31

Zanzare, Alba adotta la lotta biologica: “Il vero rischio non è solo il fastidio, ma la trasmissione di virus”

Primo trattamento nei punti sensibili della città: L'assessore all'Ambiente Roberto Cavallo: “Senza ristagni, stop alla proliferazione. Ma serve il contributo di tutti”

Zanzare, Alba adotta la lotta biologica: “Il vero rischio non è solo il fastidio, ma la trasmissione di virus”

Riproponiamo qui uno degli articoli più letti della settimana appena conclusa, pubblicato martedì 29 luglio.

***

Un piano mirato, fondato su metodi biologici e sulla prevenzione. La città di Alba ha avviato nei giorni scorsi il primo di quattro interventi di disinfestazione antilarvale nelle aree più sensibili del territorio comunale, per ridurre la presenza delle zanzare e contenere il rischio sanitario collegato alla trasmissione di virus come West Nile, Dengue, Chikungunya e Zika.

“Con il cambiamento climatico, la stagione riproduttiva delle zanzare si è estesa: le temperature miti di aprile e ottobre permettono alla specie di completare il ciclo vitale anche fuori stagione”, spiega l’assessore all’Ambiente Roberto Cavallo. “Per questo motivo, dopo anni di interventi puntuali, abbiamo deciso di stanziare 15.000 euro per un piano organico, fondato su interventi ricorrenti ogni 20-25 giorni. Siamo partiti il 22 luglio e andremo avanti fino a ottobre”.

Il trattamento si basa sull’uso del Bacillus thuringiensis israelensis, un batterio naturale che agisce selettivamente contro le larve di zanzara senza danneggiare l’uomo, gli animali o gli insetti impollinatori come le api. Le zone già interessate dagli interventi includono il Mussotto (scuole e centro sportivo), Piazza Garibaldi, Corso Nino Bixio, Parco Tanaro (sotto in foto), aree verdi nei pressi dei ri Rio Misureto e Verdero, il Campo sportivo San Cassiano, le rotonde di corso Torino, la zona Tetti Blu e diversi altri punti critici.

“Dopo il primo passaggio del 22 luglio”, spiega Cavallo, “abbiamo pianificato altri quattro cicli di trattamento: attorno al 20 agosto, subito dopo la riapertura delle scuole (circa il 15 settembre), poi ancora attorno al 10 ottobre. Questo ci consentirà di colpire le larve in fase di sviluppo, prima che diventino adulti in grado di pungere e riprodursi”.

Ma l’intervento pubblico non basta. L’assessore insiste: “Le zanzare adulte femmine, per deporre le uova, hanno bisogno di poca acqua stagnante. Una sola può deporre fino a 200 uova al giorno. In circa 20 giorni, quelle uova diventano nuove zanzare adulte, pronte a pungere. Per questo motivo è fondamentale eliminare ogni ristagno d’acqua anche nelle aree private”.

“Basta poca acqua stagnante per trasformare un angolo dimenticato in un ambiente ideale di sviluppo per le zanzare. La plastica calda e umida favorisce la schiusa delle uova. Anche un semplice sottovaso lasciato sul balcone può dare origine a decine di nuovi insetti. È qui che possiamo davvero fare la differenza”, sottolinea Cavallo.

Oltre al controllo dei ristagni, le linee guida del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità raccomandano l’uso di zanzariere, repellenti cutanei, barriere fisiche come tende e reti, accortezze sugli odori, e laddove possibile, azioni indirette come la promozione della biodiversità urbana. “Un pipistrello può arrivare a mangiare anche mille zanzare adulte in una notte. Creare habitat adatti a questi predatori naturali significa rafforzare il controllo ecologico delle popolazioni di insetti”, aggiunge Cavallo.

Nel corso dell’anno l’amministrazione punta a strutturare ulteriormente il piano, anche grazie a contributi regionali fino al 50%. “Non possiamo eliminare del tutto le zanzare, ma possiamo contenerle sotto una soglia di rischio. E in quella soglia – sanitaria, ma anche legata alla qualità della vita – rientra il contributo consapevole di ogni cittadino”.

“Le zanzare, al netto dell’ironia, sono la prima causa di morte indiretta al mondo. 700.000 morti ogni anno, secondo l’OMS, per via delle malattie che trasmettono. In un ordine razionale delle priorità di sicurezza, questo dovrebbe essere il rischio numero uno”, conclude Cavallo.

Daniele Vaira

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium