Un Tour de France Femmes da dimenticare per Elisa Balsamo. La ciclista cuneese, una delle punte di diamante del ciclismo italiano, è stata protagonista sfortunata di una corsa che, fin dall’inizio, ha avuto il sapore dell’incubo. Due cadute in appena tre giorni, l’ultima delle quali, nella quinta tappa da Chasseneuil du Poitou, l’ha costretta al ritiro.
Già nella terza frazione, da La Gacilly a Angers, la sprinter della Lidl-Trek era finita a terra a soli 3600 metri dal traguardo, in una fase cruciale della corsa che doveva premiare le velociste. Un gruppo compatto e una volata attesa, ma il destino ha voltato le spalle alla piemontese: una caduta collettiva, provocata da una curva insidiosa all’uscita di un ponte, l’ha messa fuori gioco. Fortunatamente, in quell’occasione, solo qualche escoriazione e un grande spavento.
Ma la sorte ha colpito ancora, e stavolta in modo più duro. La quinta tappa si è trasformata in un vero e proprio bollettino di guerra per il gruppo femminile, con numerose cadute già nei primi 40 chilometri. Tra le atlete coinvolte, anche Maria Giulia Confalonieri (Uno-X), Eugenia Bujak (Cofidis), e nomi di peso come Lorena Wiebes, Blanka Vas e Anna Van Der Breggen. Alcune sono riuscite a proseguire, altre, come Balsamo, sono purtroppo state costrette ad abbandonare la corsa.
Un bilancio amaro: un Tour segnato da troppi incidenti e da condizioni di corsa estremamente delicate. Per Elisa Balsamo, che puntava forte su questa edizione per rilanciarsi dopo un periodo difficile, il ritiro rappresenta una doccia fredda, ma anche la dimostrazione della fragilità di uno sport che sa essere tanto affascinante quanto crudele.














