L’anno prossimo l’Istituto Superiore Einaudi di Alba sarà un Einaudi diverso. Dopo tredici anni di presenza costante, attenta, vissuta tra corridoi, viaggi d’istruzione, assemblee, progetti e fatiche quotidiane, la preside Valeria Cout saluterà la scuola per iniziare una nuova avventura alla guida dell’Istituto Comprensivo Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo.
Un cambiamento che gli studenti hanno voluto salutare con parole semplici ma profonde, piene di riconoscenza. “Abbiamo attraversato periodi non facili per la scuola… e lei c’era. Sempre”, scrivono. E non è una presenza solo formale, ma reale, quotidiana, fatta di ascolto e di sguardi. “Nonostante le tante incombenze burocratiche, ha trovato il modo di esserci: nelle gite, nei viaggi, nei corridoi, accanto a noi”.
Cout ha guidato l’Einaudi con fermezza e sensibilità, lasciando un segno umano profondo, prima ancora che professionale. “Abbiamo condiviso tanti momenti belli, tanti sorrisi e anche qualche ramanzina… ma anche quelle, spesso, finivano con un sorriso”, aggiungono i ragazzi, restituendo il ritratto di una dirigente che non ha mai dimenticato l’aspetto educativo più autentico del suo ruolo.
Uno degli aspetti che colpisce di più nel saluto degli studenti è la consapevolezza di aver ricevuto qualcosa che va oltre la gestione scolastica: un esempio. “Ci ha insegnato a credere nelle nostre capacità, a valorizzare ciò che siamo e ad apprezzarci, anche con i nostri difetti”, scrivono ancora. “La sua presenza ci mancherà molto. Per noi resterà sempre una Preside con la P maiuscola”.
E in quella maiuscola c’è tutto: stima, affetto, riconoscenza. Quella che si porta dietro chi ha saputo incarnare davvero il ruolo di guida.













