Tanti applausi, qualche premio, pacche sulle spalle e foto ricordo: il Volley Mercato di Bologna ha chiuso i battenti tra sorrisi e formalità, ma per Gabriele Costamagna, presidente del Cuneo Volley, è tempo di voltare pagina.
“L’uscita del calendario segna l’inizio simbolico della nuova stagione - racconta dall'Emilia il numero uno societario -, ma il nostro focus deve restare ben saldo su ciò che conta davvero. Il calendario può piacere o meno, ma abbiamo scelto di affidarci a professionisti importanti: saranno loro a preparare al meglio ogni gara, senza farsi distrarre da giudizi preventivi. Il nostro obiettivo è chiaro e concreto: la salvezza, da conquistare con umiltà e lavoro quotidiano”.
Costamagna, però, non si ferma all’aspetto tecnico. Il suo messaggio si fa più diretto, quasi urgente, quando parla del futuro del progetto biancoblù.
“La verità è che ad oggi abbiamo il bisogno di una risposta forte e concreta da parte del territorio. Le pacche sulle spalle fanno piacere, ma devono trasformarsi in impegno vero - afferma senza giri di parole -. Stiamo investendo energie, risorse e competenze per costruire qualcosa che duri nel tempo, ma questa crescita deve essere condivisa”.

Parole nette, pronunciate con consapevolezza, che diventano un vero e proprio invito, anzi una chiamata al mondo imprenditoriale locale: “Abbiamo bisogno che chi crede in questo progetto si esponga, ci stia vicino e ci supporti anche nelle scelte più difficili. La stagione è lunga, e solo con il sostegno di tutta Cuneo potremo davvero fare la differenza”.
Un appello, quello del presidente, che va oltre il campo e parla al cuore della Granda. E a rafforzare ulteriormente il messaggio, anche un gesto simbolico, ma ricco di significato: la consegna dello stendardo della Supercoppa di A2, ricevuto ufficialmente a Bologna.

Un momento celebrativo che Costamagna ha voluto trasformare in riflessione profonda e stimolo per il domani: “Oggi ho ritirato ufficialmente lo stendardo della Supercoppa di A2, il secondo trofeo conquistato da questa nuova società dopo la vittoria del campionato - dice - In passato, tanti stendardi e trofei sono stati ritirati dopo la chiusura della vecchia gestione.
E negli anni, tante sono state le discussioni e le richieste di restituzione. Io non mi sono mai espresso pubblicamente, perché ho sempre pensato che fosse più importante costruire qualcosa di nuovo, piuttosto che vivere aggrappati ai ricordi.

Costamagna è un fiume in piena: "Oggi però, con questo stendardo tra le mani, voglio lanciare un messaggio chiaro: rispetto per il passato, sì, sempre. Ma con lo sguardo rivolto al futuro. Spegniamo le polemiche, uniamo le forze. Non per nostalgia, ma per ambizione. Perché la vera sfida non è recuperare ciò che è stato, ma scrivere insieme una nuova storia, passo dopo passo, vittoria dopo vittoria.”
Un invito a superare divisioni e nostalgie, per costruire, finalmente insieme, un progetto sportivo solido, maturo e condiviso. La palla ora è nelle mani della città.














