Ci sono giornate attese, sospirate e soprattutto destinate a divenire storia. Così è stato oggi, sabato 5 luglio, a Garessio dove è stato inaugurato il nuovo Ponte Odasso, ricostruito dopo l'alluvione del 2020.
Una corsa contro il tempo, un lavoro corale che ha portato, cinque anni dopo, alla riunificazione del borgo flagellato dal fango del Tanaro.
In tanti oggi hanno voluto esserci per scattare un'istantanea della nuova struttura che, anche se strutturalmente diversa dalla precedente, non ha cambiato nome e ospita una panchina speciale con una targa che recita: "Qui è il vero ufficio del sindaco". Una simpatica testimonianza che ricorda come, il Generale Mario Odasso, durante il suo mandato da sindaco, fosse solito conferire e raccogliere i malumori del paese proprio nei pressi del ponte.
Cittadini, autorità militari e le associazioni d'arma, i volontari del Vigili del Fuoco, della Croce Bianca, degli AIB, tanti sindaci della Valle Tanaro, il maresciallo dei Carabinieri Renato Quaglia (107 anni) cittadino onorario di Garessio, hanno voluto presenziare al taglio del nastro, avvenuto alla presenza dell'amministrazione comunale del sindaco Luciano Sciandra, ma anche dei suoi predecessori Ferruccio Fazio (in carica nell'alluvione del 2020) e Luigi Sappa (nel 1994).
L'inaugurazione, moderata dalla giornalista Paola Scola, si è aperta con un momento di ricordo per Maurizio Odasso, figlio del generale, recentemente scomparso: "La struttura è cambiata, ma non abbiamo mai pensato di cambiare il nome".
Tra i messaggi inviati per la giornata quelli del Ministro della Difesa, Guido Crosetto e del designer Giorgetto Giugiaro, rappresentato dal figlio Fabrizio: "Questo ponte vuole essere una piazza di incontro sul fiume Tanaro. L'arco metallico richiama il profilo delle montagne circostanti e i colori sono stati scelti in collaborazione con le scuole. L'inaugurazione di oggi la dedichiamo a suora Angela, religiosa che ha contribuito attraverso gli asili a formare tanti garessini. Ecco il ponte parte dalle scuole e guarda alla statale 28: un percorso simbolico tra la formazione dricevuta a Garessio e le strade che ognuno dei suoi abitanti ha percorso in giro per il mondo".
A portare il saluto della Regione e della Provincia sono intervenuti rispettivamente l'assessore Marco Gallo e il presidente Luca Robaldo, che hanno evidenziato il grande lavoro sinergico che è stato messo in campo tra più amministrazioni ed enti per l'abbattimento e la ricostruzione della struttura: "Un'opera che guarda al futuro".
Oggi è stato un momento di gioia, ma i cittadini chiedono risposte anche e soprattutto per il ponte sulla statale 582 che conduce al colle San Bernardo.
"Rinnoviamo la nostra attenzione e continueremo a monitorare la statale 28 - ha evidenziato il senatore Giorgio Maria Bergesio - ringraziamo i sindaci delle segnalazioni che ci pervengono e lavoreremo insieme anche per la ricostruzione del ponte ex Lepetit".
"Oggi è un momento di restituzione - ha commentato l'onorevole Monica Ciaburro -, frutto del lavoro e della caparbietà dei sindaci, sentinelle del territorio, in prima linea per intervenire quando si verificano criticità: a loro il nostro più grande plauso".
La consigliera Anna Maria Nasi ha poi letto un intervento che ha ripercorso le varie fasi dell'opera.
"Oggi vorrei dedicare un ricordo anche a don Aldo Mattei, che tanto ha fatto per la nostra comunità - ha detto il sindaco, Luciano Sciandra - Viviamo in una bella valle, dobbiamo imparare ad amare il nostro territorio, a partire dalle piccole cose. Oggi è un giorno storico per Garessio, il borgo Ponte torna ad essere unito, è un simbolo di resilienza per il nostro comune. Ricordiamo che Garessio ha portato nomi importantissimi in giro per il mondo, quindi continuiamo a credere nelle nostre capacità e a valorizzare il nostro paese".
L'apertura del ponte è stata preceduta dalla benedizione da parte del vescovo della DIocesi di Mondovì, Monsignor Egidio Miragoli.
La giornata è stata accompagnata dallo speciale annullo filatelico di Poste Italiane, al quale hanno aderito in circa 600. Il timbro figurato, dopo l’utilizzo nella giornata del 5 luglio, sarà disponibile dal 7 presso lo sportello filatelico di Alba, sito in via XX Settembre 5 per i sessanta giorni successivi. Sarà poi depositato presso il Museo Storico della Comunicazione di Roma per entrare a far parte della collezione storico postale.
ll taglio del nastro, accompagnato dall'Inno, cantato da Barbara Uhl, ha dato il via ufficiale all'apertura della passerella pedonale che, finalmente, ha riunito il borgo Ponte.
LE VARIE FASI DELL'OPERA
L'ALLUVIONE DEL 2020
Nella notte del 2-3 ottobre 2020 il Tanaro esonda. Via Vittorio Emanuele II, il borgo Ponte e tutte le strade limitrofe vengono invase dal fango. I garessini passano la notte insonne. Il mattino seguente, con il sorgere del Sole, inizia la conta dei danni: del ponte Odasso rimane la storica struttura, inaugurata nel 1861, ma il Tanaro ha strappato via lampioni, asfalto e ringhiere. I tronchi, trasportati dal fiume, hanno intasato anche il ponte di ferro e l'acqua aveva invaso l'Huvepharma (oggi Olon, ndr).
La furia del fiume a Garessio non risparmia neanche il cimitero di Trappa dove 121 salme, oltre a numerose a cassette dell’ossario, vengono trascinate via.
Il 30 ottobre del 2020, per un'operazione di sicurezza, fortemente voluta dall'allora sindaco Ferruccio Fazio, si dà avvio all'abbattimento del Ponte Generale Odasso (leggi qui).
La struttura viene "smontata" da ruspe, mentre, contemporaneamente, vengono tagliati i lati per evitare oscillazioni sulle arcate circostanti e infine vengono abbattuti i piloni. Nel mese di novembre il borgo viene ricollegato attraverso una passerella provvisoria (leggi qui).
Nei mesi successivi si procede anche con l'abbattimento del ponte della ex Lepetit, sulla ex provinciale 582 del Colle di San Bernardo, oggi di competenza ANAS.
A questo punto l'amministrazione comunale si mobilita e cerca di accelerare i tempi per avviare la ricostruzione del ponte Odasso.
Il 22 gennaio 2021, in municipio a Garessio, il designer Giorgetto Giugiaro presenta il progetto che dona alla paese: una passerella pedonale, a campata unica, sormontata da un arco, con uno spazio centrale che funga come spazio di aggregazione.
La ricostruzione diventa così una corsa contro il tempo perché l'opera, per un importo di 1.898.280 euro, viene finanziata a valere sul PNRR, che impone una crono tabella che non può non essere rispettata.
Il comune così ad ottobre 2022 decide non stare fermo a guardare e accollato le spese per i carotaggi, fondamentali per la ricostruzione del ponte, in modo da rispettare i tempi. E come previsto dal PNRR prima del 31 dicembre 2023, vengono affidati i lavori alle imprese. A realizzare l'opera è la ditta Bertero Mario srl di Santo Stefano Roero.
Partono i lavori. Il progetto architettonico e la supervisione artistica sono affidati alla Giugiaro Architettura di Moncalieri, mentre il progetto strutturale e impiantistico alla TECSE Engeneering studio associato di Torino. Ad eseguire le indagini geologiche è Aldo Acquarone, mentre il geometra Pierpaolo Boch si è occupa dei rilievi topografici. Majone e partners engineering si occupano invece dello studio idraulico e idrologico. Responsabile unico del procedimento e dei lavori, è l'architetto Marco Zemmi capo ufficio tecnico del Comune di Garessio.
A inizio ottobre 2024 la ditta Bertero, che si è occupata della costruzione della struttura, procede con la fase di assemblaggio della passerella con cantiere su piazzale Indemini e poi dell'arco. La struttura ha una lunghezza di circa 50 metri, con arco pendinato di circa 9 metri e mezzo di altezza e un peso complessivo di 150 tonnellate.
Il 20 novembre 2024 viene rimossa provvisoriamente la passerella Bailey, si procede con la realizzazione delle piste in Tanaro e arrivano i carrelli e i mezzi speciali della Fagioli spa di Sant'Ilario d'Enza, in provincia di Reggio Emilia.
Il varo, come da cronoprogramma, prende avvio il 28 novembre 2024.
Proseguono fino alla primavera i lavori per il completamento dell'opera. Dal 1° giugno viene disdetto l'affitto della passerella Bailey.
Oggi, sabato 5 luglio, l'apertura ufficiale.