Quando si parla di Premio Giornalistico del Roero, anche la storia si mette sull’attenti. La 38ª edizione si svolgerà a Sommariva Perno il prossimo 18 luglio, cioè esattamente dove la Storia (con la S maiuscola) incrocia una terra ed entra nella “narrazione” dell’Italia.
Vittorio Emanuele II che nel 1857 ha comprato il castello di Sommariva Perno e lo ha regalato alla contessa di Mirafiori e Fontanafredda, “la Bela Rosin”, passa sotto l’arco, vi fa scrivere «Qui tornerò quando avrò fatto l’Italia indipendente ed una», e realizza con le guerre di indipendenza l’unità d’Italia.
Ebbene, il Premio Giornalistico del Roero, a due passi dai suoi primi quarant’anni, viene consegnato sotto quell’arco e quel castello entrati nella Storia d’Italia.
Alle ore 18 è in programma la consegna dei riconoscimenti ai giornalisti che si sono alternati nel racconto delle colline della sinistra del Tanaro, durante la cerimonia condotta da Beppe Rovera, Paolo Destefanis e Silvia Gullino.
A seguire l’aper-arneis con: salsiccia di Bra, Crudo di Cuneo, salami, tinche di Cascina Italia, formaggi di Inalpi, cioccolato di Selmi-Reverse. La cena è fornita dal catering Cantamessa a base di eccellenze del territorio.
Facciamo un ripasso veloce. Il Roero, in Piemonte, è così: bello, selvaggio, intrigante. Ora è anche ecologista, ambientalista, schierato con le due esortazioni di papa Francesco: Laudato si’ e Laudate Deum. Una ventina di Comuni, castelli, fascino, storia, personaggi. E, ogni estate, diventa passerella di musica, incontri, cibo, vini, colline e pianori, boschi e tanta frutta.
La scommessa è partita nel 1987 da Sant’Anna di Monteu Roero con lo scopo di far conoscere questa terra incantata, i suoi vini, i suoi frutti nel mondo con un concorso giornalistico che finora ha premiato circa 250 professionisti dell’informazione.
Ora un’altra tappa del viaggio nella grande bellezza: la giuria, presieduta dal giornalista di lungo corso Gian Mario Ricciardi, ha scelto i vincitori. E noi non vediamo l’ora di scoprirli!