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Eventi | 20 giugno 2025, 15:59

La rassegna "Cine per la Terra" fa tappa a Camerana

Venerdì 4 luglio alle ore 21.00 presso la piazza della Chiesa a Camerana Villa. Proiezione all’aperto con ingresso libero

La rassegna "Cine per la Terra" fa tappa a Camerana

La rassegna Cine per la Terra fa tappa a Camerana. per il penultimo appuntamento di quest’anno, con una serata dedicata alla condizione femminile. Dopo aver indagato fenomeni complessi come la demografia, i flussi migratori, la tutela del suolo e di chi la coltiva, in questo appuntamento volgiamo lo sguardo alle donne, quella parte di popolazione che ha avuto un peso importante nell’economia contadina del secondo Novecento ma non sempre è stata riconosciuta nella grande storia. 

Quanto le storie di vita delle donne sono frutto del loro destino e quanto sono determinate da scelte proprie? E in che modo questa opposizione si manifesta nei contesti contadini e marginali? Il film proposto, del regista Remo Schellino, è la trasposizione in chiave cinematografica del libro “L’anello forte” di Nuto Revelli. Nell’opera dello scrittore cuneese, per la prima volta, sono state ascoltate, raccolte e pubblicate voci e storie provenienti dal multiforme universo contadino della provincia di Cuneo restituendo la dignità spesso negata e il valore fondamentale al ruolo delle donne in seno alla famiglia e alla società

La serata si aprirà, alla presenza del regista Remo Schellino, con la lettura di alcuni estratti dai volumi: Nuto Revelli “L’ anello forte”, Einaudi, 2005 - “Il popolo che manca”, Einaudi, 2013 e di Lou Palanca “Ti ho vista che ridevi”, Rubbettino, 2015.

 A seguire la proiezione del film: una raccolta di ritratti di sette donne che compongono, con la loro voce, la storia d’Italia. Si tratta di esistenze normali ma al tempo stesso molto speciali: ricche di episodi, lotte, amori, delusioni, scelte e destini di ognuna di loro. Le protagoniste sono figure capaci di scegliere per loro stesse un’alternativa di vita, manifestando un desiderio di indipendenza.

Le sette donne si sono distinte per la caparbietà e capacità di adattamento: nonostante le difficoltà e le fatiche quotidiane hanno saputo plasmare il loro destino avvicinandolo al proprio sentire e ai propri valori. Le loro storie rivelano la modernizzazione del nostro paese, sono protagoniste del cambiamento: parlano delle battaglie private e pubbliche, delle scelte personali, di sconfitte e di attese. 

L’estrema diversità delle esperienze delle testimoni è stata una scelta di campo voluta e meditata: attraverso il modello del “racconto di vita” vengono rappresentate condizioni diverse; il fuoco delle interviste si è concentrato in particolare sulla “scelta”, o sulla “non scelta” in ambito affettivo e lavorativo. Sono narrati fatiche, ostacoli, vincoli e condizioni dure ma anche creatività e perseveranza. A loro si deve la continuità e la sopravvivenza di molte comunità a cui è stato garantito un futuro nonostante la guerra e lo spopolamento. 

Le testimonianze: 

- Vincenzina Revelli di Belvedere Langhe, classe 1928 contadina e cuoca Presidente Einaudi; - Marianna Elia, di Niella Belbo, nata nel 1941 emigrata dalla Calabria negli anni ‘60; 

- Caterina Morando di Ceva, classe 1924 Vedova dopo pochi giorni dal matrimonio di un disperso in guerra sul Fronte Greco nel 1943; 

- Irma Brocardo di Murazzano, classe 1922 insegnante e sindaco di Murazzano e primo sindaco donna in Piemonte;

- Marisa Ombra di Asti, classe 1925 Staffetta partigiana e attiva nei Gruppi di difesa della donna; 

- Suor Delfina Pocchiolla, classe 1933, Priora Generale Congregazione Suore Domenicane di Mondovì;

- Paola Ghiglia Blengini di Bastia Mondovì, classe 1937 proprietaria dello storico Dancing Paradiso di Bastia. 

Gli incontri, viso a viso, e la narrazione restituiscono la personalità individuale, fissando i tratti esistenziali, professionali, caratteriali che, calati nel racconto di tutta una vita, conducono nel progetto esistenziale di stare al mondo per scelta o per destino.

cs

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