Marco Bernardi, direttore della S.C. di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo Facciale dell’Aso S. Croce e Carle di Cuneo, è il nuovo presidente nazionale della Società Italiana di Chirurgia Maxillo-facciale.
La sua nomina è avvenuta durante il 24° Congresso della Società Italiana di Chirurgia Maxillo – Facciale (SICMF) svoltosi dall’11 al 14 giugno a Napoli, nella prestigiosa sede della Stazione Marittima.
La Chirurgia Maxillo – Facciale è una disciplina relativamente giovane che nasce in risposta all’esigenza di trattare le mutilazioni conseguenti ai conflitti bellici del secolo scorso.
La Società Italiana di Chirurgia Maxillo-facciale, accreditata al Ministero, è cresciuta ottenendo importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale entrando a far parte dal 1989 del board europeo di Chirurgia Maxillo-facciale (European Board for Cranio Maxillo Facial Surgery).
Il recente simposio ha rappresentato un appuntamento di altissimo profilo scientifico, con la partecipazione di oltre 200 relatori provenienti da 21 Paesi e una platea di oltre 800 iscritti, provenienti da quattro continenti, con una significativa rappresentanza europea (16 nazioni coinvolte).
Il dottor Bernardi, 61 anni, vanta un curriculum di assoluto rilievo: è stato Past President (2020–2023) dell’Associazione Nazionale dei Direttori Ospedalieri di Chirurgia Maxillo-facciale (ADOCMF), membro del consiglio direttivo della SICMF e autore di numerose pubblicazioni scientifiche su riviste di settore.
La sua attività accademica si è espressa anche con un lungo incarico didattico presso la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-facciale dell’Università di Torino, dove ha collaborato per oltre un decennio.
“Sono onorato di assumere questo nuovo incarico – ha dichiarato Bernardi – che non rappresenta soltanto un riconoscimento personale, ma va a sottolineare l’eccellenza dell’i equipe di professionisti, con i quali collaboro quotidianamente, e dell’ASO S. Croce e Carle di Cuneo. Durante la mia presidenza, intendo impegnarmi nella valorizzazione della rete ospedaliera e nella collaborazione tra strutture sanitarie, incentivando formazione, ricerca clinica e innovazione tecnologica”.