Erano stati aspettati, richiesti, reclamati a gran voce. I nuovi treni Rock – a doppio piano, accessibili, ecologici – sono entrati in servizio anche sulla linea SFM4 Alba–Torino–Ciriè. Eppure, a poche settimane dal loro arrivo, la notizia non è l’efficienza del viaggio. È lo stato dei vagoni: sporchi, vandalizzati, lasciati senza rispetto.
"Abbiamo avanzato numerose richieste per ottenere questi treni di ultima generazione., e ora vedere che vengono danneggiati è sinceramente deludente", commenta Antonio Fusà, portavoce del Comitato Pendolari Alba–Germagnano. "Siamo felici di avere finalmente mezzi moderni, ma manca il rispetto da parte di alcuni utenti. La civiltà non dovrebbe salire a bordo solo con la tecnologia."
Tra i passeggeri, il malcontento corre anche sui social: "Treni nuovi e già tutti sporchi. Uno schifo", scrive un utente. "Mettono i piedi sui sedili, anche gli adulti. Che delusione." E un altro osserva: "Quanti viaggiano gratis, senza biglietto? Troppi."
I nuovi treni Rock non sono una soluzione temporanea: viaggeranno stabilmente anche nei prossimi mesi, offrendo oltre 1.000 posti, 18 spazi bici, monitor per l’infotainment, videocamere di bordo, accessibilità garantita e risparmio energetico del 30%. Rappresentano un investimento importante e simbolico, che meriterebbe di essere accompagnato da maggiore senso civico.
Nonostante le campagne informative e la presenza del personale a bordo, anche sulla Fm4 si registrano atti di inciviltà e vandalismo, come il taglio netto su un sedile, documentato da Fusà in una fotografia diffusa nei gruppi di pendolari. "Capisco che i treni siano vissuti come spazi pubblici, ma proprio per questo andrebbero rispettati. Servirebbe solo un po’ di attenzione in più per conservarli così come li abbiamo ricevuti: nuovi, puliti, funzionanti".
Proprio per rispondere ai crescenti episodi di inciviltà e garantire maggiore sicurezza, è in corso anche in Piemonte da parte di Trenitalia una sperimentazione con bodycam indossate dagli addetti alla sicurezza a bordo, che affiancano i controllori. Le videocamere restano spente durante il servizio ordinario, ma si attivano in caso di situazioni critiche, riprendendo la scena per documentare eventuali aggressioni o comportamenti impropri.