Un’isola, un carcere, un’azienda agricola. E una lezione di sostenibilità che va oltre la teoria. È il contesto in cui Paneco Ambiente, azienda cuneese specializzata in biotecnologie per l’ambiente e l’agricoltura, ha portato una giornata di formazione concreta e partecipata, rivolta ai detenuti del carcere di Gorgona.
L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Chimica Verde, ha visto Lorenzo Bertolotto, amministratore unico di Paneco Ambiente, impegnato in un’attività formativa che ha unito teoria e pratica, all’interno dell’azienda agraria e zootecnica attiva sull’isola.
Rigenerare il suolo, rigenerare le persone
Il cuore dell’incontro è stato il trasferimento di competenze su pratiche di agricoltura rigenerativa, con un focus su humus e biochar: due strumenti fondamentali per restituire fertilità ai terreni in modo naturale, migliorando la salute del suolo e riducendo l’impatto ambientale delle coltivazioni.
Durante la giornata, Paneco ha presentato anche la sua ultima innovazione: Humus AnEnzy® Biochar, un ammendante di nuova generazione che unisce biochar attivato, compost selezionato e consorzi microbici naturali, ispirato alla leggendaria terra preta dei Maya, famosa per la sua capacità di mantenere la fertilità nel tempo.
«In un luogo dove si parla di rigenerazione umana, portare la rigenerazione della terra è un gesto simbolico e concreto. Lavorare il suolo, conoscerlo, migliorarne la vita microbiologica: è anche questo un modo per ricostruire sé stessi», ha dichiarato Lorenzo Bertolotto.
Un progetto corale: istituzioni, ricerca e imprese insieme
L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra più attori del mondo scientifico, ambientale e industriale. Oltre a Paneco Ambiente e Chimica Verde, hanno partecipato alla giornata anche:
ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Università degli Studi di Firenze – DAGRI (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali)
RE-CORD – Renewable Energy Consortium for Research and Demonstration
ASA S.p.A. – Azienda Servizi Ambientali
Tutti i partner sono intervenuti in qualità di formatori, contribuendo con le rispettive competenze scientifiche e operative a un’esperienza educativa completa.
Un’agricoltura che forma e reintegra
L’azienda del carcere, dove si coltivano ortaggi, alberi da frutto e si allevano ovini, bovini e avicoli, è un contesto produttivo reale, che offre ai detenuti occasioni di lavoro e formazione. Con questo progetto, Paneco Ambiente ha voluto aggiungere un tassello importante: fornire strumenti tecnici concreti, replicabili anche fuori dal carcere, che uniscano ambiente, lavoro e dignità.
Il progetto rientra nella visione di Paneco Ambiente di un'agricoltura sostenibile, innovativa e accessibile, che valorizza la materia organica, combatte il degrado del suolo e promuove un uso consapevole delle risorse.



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