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Cronaca | 15 maggio 2025, 06:01

La stazione di Alba, tra presidio e proposte. Il Comitato dei pendolari: "Non ci si sente sicuri, si valuti la chiusura notturna"

Durante la terza Commissione espresse le esigenze e le paure di chi viaggia: "Alba-Torino linea sicura, ma serve intervenire sull'area dello scalo. Presenza delle forze dell'ordine e illuminazione insufficienti"

La stazione di Alba

La stazione di Alba

Il tema della sicurezza urbana legata alla stazione ferroviaria è stato uno dei nodi centrali emersi durante la terza Commissione consiliare del Comune di Alba. Una seduta attesa, convocata anche a seguito dei recenti episodi di cronaca che hanno acceso i riflettori sulla zona dello scalo.

La discussione ha raccolto le testimonianze di chi frequenta quotidianamente quell’area. A intervenire in rappresentanza del Comitato Pendolari di Alba sono stati Sonia Grimaldi ed Edoardo Zerrillo, che hanno tracciato un quadro chiaro: "La linea ferroviaria Alba-Torino è frequentata ogni giorno da circa 1.100 utenti e viene percepita come sicura. Negli ultimi anni non si sono più verificati episodi come i furti avvenuti nei pressi di Sommariva Bosco, un tempo piuttosto frequenti".

A preoccupare non è tanto il viaggio in treno quanto "l’ambiente della stazione nelle ore serali e notturne". L’area posteriore dello scalo – di competenza RFI – "è scarsamente illuminata, priva di videosorveglianza e frequentata da gruppetti che vi bivaccano, lasciando residui e degrado. I pendolari del primo mattino si trovano spesso a dover attraversare spazi sporchi o danneggiati".

La proposta lanciata dal Comitato è netta: valutare la chiusura notturna della stazione, nella fascia oraria dalle 21.30 alle 5.30, da attuare in collaborazione con RFI, soggetto titolare della struttura. "Una chiusura regolamentata sarebbe utile come deterrente per comportamenti inappropriati e potrebbe prevenire episodi spiacevoli come quello del ragazzino salito incautamente sul tetto di un treno".

Una segnalazione concreta riguarda anche il passaggio pedonale recentemente riaperto, che collega i due lati della stazione. "Nonostante la presenza di porte, risulta sempre accessibile: un elemento critico, soprattutto di notte, perché consente l’accesso libero anche a chi non ha intenzione di prendere il treno".

Il Comitato chiede anche un maggior presidio nelle fasce orarie serali, in particolare dopo le 20, quando l’ultima corsa utile ferma ad Alba. "Anche la semplice presenza di una pattuglia può fare la differenza per chi si sente vulnerabile" – hanno osservato.

A sostenere la necessità di una presenza fissa è stato anche il consigliere Alessandro Barbero, che ha ricordato come già nel 2023, attraverso una petizione firmata da oltre 600 cittadini, si fosse proposto l’inserimento di un vigile di quartiere in stazione. "Le telecamere sono utili, ma intervengono a posteriori. Una presenza sul posto, anche limitata, può agire in modo preventivo" – ha dichiarato. Barbero ha anche richiamato l’importanza della percezione di sicurezza, ritenendo fondamentale che i cittadini si sentano liberi di segnalare e denunciare episodi sospetti: "Se non c’è una fiducia forte nelle istituzioni e nella risposta che sanno dare, molte situazioni rischiano di restare nell’ombra".

Daniele Vaira

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