"Rieccoci. Ci risiamo, non sono passati che pochi anni dall'ultima volta. Da qualche mese sentiamo di nuovo riecheggiare parole come curatore fallimentare, liquidazione programmata, esercizio provvisorio. E poi quella per noi più dolente, 'congelamento'…".
Inizia così la lettera inviata al nostro giornale dai lavoratori che gestiscono la raccolta rifiuti a Bra.
L’appalto è quello che la Società Trattamento Rifiuti (Str), braccio operativo del Consorzio Albese Braidese Smaltimento Rifiuti (Coabser), ha affidato nel 2023 alla Servizi Eco Ambientali (Seo), società di Villanova Canavese che lo scorso 16 aprile è stata fatto oggetto di una sentenza con la quale il Tribunale Ordinario di Ivrea l’ha sottoposta all’apertura di una liquidazione giudiziale, con la nomina di un curatore nella persona di Paolo Cacciari.

Un qualcosa di "già visto", per la ventina di addetti del "cantiere" attivo all’ombra della Zizzola, presso la sede aziendale di via Piumati. Da qui ogni mattina, da gennaio a dicembre, sei giorni a settimana festivi inclusi, partono i camion e le presse con le quali le vie della città vengono percorse per la raccolta della spazzatura e per altri servizi speciali – pomeridiani, serali e notturni come la pulitura di discariche abusive, il lavaggio dei contenitori di raccolta, la raccolta rifiuti per le grandi manifestazioni – che gli stessi lavoratori stanno garantendo anche in questi giorni, nonostante la situazione di precarietà nella quale sono ripiombati.
Perché di mezzo c’è un appalto e un servizio pubblico che non si può interrompere. Si proseguirà seguendo le indicazioni del curatore e magari arriverà un nuovo soggetto, che probabilmente verrà chiamato a farsi carico dei lavoratori. Ma questi ultimi dovranno fare i conti con stipendi, tredicesime e quattordicesime ritardati o congelati, quando non pers. E con una situazione di incertezza che, venendo meno gli opportuni investimenti, si riflettono anche sul fronte della sicurezza sul lavoro.
"Stiamo ancora aspettando – riprendono i lavoratori – che si risolvano i contenziosi con la precedente società, la Energeticamente, affidataria dell'appalto di igiene pubblica, fallita nel dicembre 2021. Era un ramo dell’ex Aimeri, pure quella veniva da un fallimento".
"I più anziani tra di noi, con più di vent'anni di duro servizio hanno visto passare e fallire 4-5 società, sempre la stessa situazione ripetono, in fin dei conti le modalità sono simili e vanno a coinvolgere la parte economica certo, ma da molto tempo prima si comincia a decadere sulla parte più tecnica, logistica sui mezzi, sulle strutture, sulla sicurezza, mentre il personale viene chiamato a fare straordinari e doppi turni".
Avvisaglie che la situazione sta degenerando. "Esattamente ciò che pian piano è avvenuto in questi mesi con il solito grigio finale, decretato in un aula di tribunale".
Tre giorni gli addetti alla raccolta hanno incontrato i sindacati. I rappresentanti dei lavoratori hanno spiegato loro cosa tecnicamente li attende dopo l’avvio della procedura concorsuale e dopo che l’intera gestione aziendale è stata presa in mano dal curatore. "L’anno scorso eravamo nella stessa situazione, si era aperto un concordato con l’azienda ed era intervenuta la stazione appaltante Str. Ora di noi si stanno occupando anche dal Comune, con le assessore Lucilla Ciravegna e Francesca Amato. Aspettiamo che anche la politica ci possa fare sapere qualcosa".













