Sono passate ormai due settimane dalla storica promozione in Superlega, e Paolo Brugiafreddo, direttore sportivo di Cuneo Volley, inizia a metabolizzare l’enormità di quanto accaduto. "Cominciamo a percepire la differenza di livello, il salto è reale e lo sentiamo già", racconta con un misto di emozione e concretezza.
Ripercorrendo la stagione, Brugiafreddo evita di attribuire il successo a un singolo fattore. Secondo lui, è stata la somma di diversi elementi a creare il mix vincente. Il cambiamento più significativo è avvenuto a livello mentale: tutto l’ambiente ha saputo attendere e crederci: "Rispetto alla stagione scorsa non abbiamo lavorato peggio. Semplicemente, le cose si sono incastrate nel modo giusto, al momento giusto. Come una biglia che parte su un piano inclinato e non la fermi più."
C’è stato però un punto di svolta preciso: la sconfitta pesante contro Cantù. Dopo quel 3-0, lo spogliatoio ha vissuto un confronto diretto e deciso. Da lì, racconta Brugiafreddo, ha iniziato a vedere qualcosa di diverso. "In casa, continuavo a ripetere che saremmo arrivati in fondo."
Le difficoltà non sono mancate. Dalla gestione delle diversità caratteriali alla convivenza con gli infortuni, il gruppo ha dovuto imparare a credere in se stesso anche nei momenti complicati. E proprio lì, sottolinea, si è vista la forza della squadra e dello staff. Un gruppo che ha saputo integrarsi e mantenere alta l’intensità in ogni allenamento, grazie anche all’eccellente lavoro tecnico e umano di tutte le figure coinvolte: dai due Matteo in panchina, al preparatore Avico, passando per tutto lo staff fisioterapico e gestionale. Brugiafreddo non dimentica nessuno: “Mi piace sempre citare chi lavora dietro le quinte, da Simone Dalmasso a Stella Testa e Silvia Canale.”
Decisivi anche i “senatori”, in particolare "Sicci" Sottile e "Mimmo" Cavaccini, che hanno saputo tenere il gruppo unito nei momenti cruciali. Fondamentale poi il supporto del pubblico, che ha accompagnato la squadra per tutta la stagione, crescendo in entusiasmo fino all’esplosione finale: “Quest’anno il tifo organizzato è stato molto maturo, ci ha sostenuto anche nei momenti difficili. L’ultima partita è stata l’apoteosi, non solo per Cuneo ma per tutto il Piemonte.”
Tra le partite simboliche, spiccano le due vittorie dopo il momento critico: quella in casa con Ravenna e soprattutto quella in trasferta contro Macerata, una squadra fortissima fra le mura amiche. Lì è arrivata la piena consapevolezza della forza del gruppo, confermata poi dalla vittoria ad Aversa nell’ultima gara di regular season, decisiva per ottenere il fattore campo nei playoff.
Brugiafreddo è entrato nella società due anni fa e ha visto crescere il progetto giorno dopo giorno. Parla di una maturazione collettiva, di ruoli sempre più chiari, di una gestione sempre più professionale. Ora però viene il difficile. “La Superlega è un altro mondo. Si parte dall’umiltà, dalla consapevolezza che nulla è scontato. Cercheremo giocatori affamati, che vogliano davvero indossare questa maglia.”
Sul fronte mercato, la situazione non è semplice. Molte squadre hanno già chiuso i propri roster, ma Cuneo cercherà di costruire un gruppo competitivo, puntando su un mix di giovani promettenti e profili esperti. Alcuni giocatori, spiega il direttore sportivo, hanno dato tutto sapendo già che non sarebbero rimasti. Alcune conferme però ci sono già: Lorenzo Codarin, Domenico Cavaccini e Simone Oberto resteranno in biancoblu.
Sul tema sponsor e budget, Brugiafreddo rimane cauto, ma fiducioso. “Non è il mio ambito diretto, ma so che il direttore generale e il presidente stanno lavorando con grande intensità. L’entusiasmo visto a fine stagione deve diventare qualcosa di concreto.”
L’obiettivo della prossima stagione è chiaro: mantenere la categoria e farlo con dignità, giocando ogni palla con grinta. Cuneo è tornata in alto. Ora dovrà dimostrare di saperci restare.
LA NOSTRA VIDEOINTERVISTA A PAOLO BRUGIAFREDDO QUI SOTTO:













