Si è spento tra le cure e l’affetto delle figlie Mavi e Cristina, con le rispettive famiglie, Giacomo Oddero, farmacista e produttore vinicolo ma soprattutto figura che per quasi mezzo secolo, in ragione di riconosciuti meriti, ebbe un ruolo di primo piano nella vita politica e amministrativa della nostra provincia.
Il 16 settembre scorso aveva festeggiato nella sua La Morra le 98 primavere. Un traguardo sfiorato con invidiabile lucidità, mentre erano almeno 75 le vendemmie vissute sul campo nei vigneti di famiglia di frazione Santa Maria, dove era nato e dove il nonno, a cui doveva il nome di battesimo, negli ultimi anni dell'Ottocento era stato tra i primi viticoltori a perseguire la via dell’imbottigliamento diretto come strada a partire dalla quale emanciparsi dalla "malora" di fenogliana memoria, gettando le basi di quello sviluppo che nel giro di pochi decenni avrebbe trasformato quelle stesse colline in uno dei distretti produttivi più avanzati d’Italia.
Di quella stessa intraprendenza Giacomo Oddero fu degno erede e interprete. Prima la licenza liceale al Classico "Govone" di Alba, conseguita nel 1946. Quindi la laurea ottenuta quattro anni dopo a Torino e che lo portò a condividere con Luciano Degiacomi il lavoro nella farmacia di via Maestra, da lui gestita sino ai primi anni Novanta insieme alla moglie Carla, anche lei farmacista, proseguendo al contempo il suo impegno nell'ultracentenaria azienda vinicola fondata dai suoi avi, la Poderi e Cantine Fratelli Oddero.
E intanto la politica e la vita amministrativa, una pagina altrettanto se non più significativa. Iscritto alla Democrazia Cristiana, di indole pratica e moderata, fu dapprima sindaco della sua La Morra, dal 1965 al 1970. Poi consigliere in Provincia (1970-1987), dove fu anche assessore all’agricoltura. Quindi una lunga stagione da presidente della Camera di Commercio di Cuneo, dal 1976 al 1992, e l’altrettanto significativo capitolo vissuto al timone della Cassa di Risparmio di Cuneo.
Dello storico istituto di credito, guidato negli anni dal 1987 al 1994, Oddero fu l’ultimo presidente, come fu il primo dell’allora neonata Fondazione Crc, di cui promosse la nascita nel 1992 e che guidò sino al 2006, rivestendo un ruolo da protagonista nell’avviare la serie di fusioni e integrazioni che – sotto le insegne della Banca Regionale Europea prima (1995), della Banca Lombarda e Piemontese poi (1999), e infine sotto quelle di Ubi Banca (2007) – nell’ultimo quarto di secolo hanno portato la Granda a ritagliarsi un ruolo sul tavolo del credito nazionale.
Incarichi di grande peso per la definizione delle politiche che avrebbero segnato nello sviluppo economico e sociale della nostra provincia, come fondamentale fu l’impulso che seppe dare nella realizzazione dell’Acquedotto delle Langhe e delle Alpi, di cui per un ventennio, sino al 1991, guidò la società di gestione.
Tra le sue cariche, anche quella di primo presidente dell'Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, dal 1996 al 1999, oggi Atl, mentre sempre a lui si deve la nascita, ad Alba, dell'Associazione Nazionale Studi Tartufi, da cui prese le mosse il Centro Studi ora guidato da Antonio Degiacomi, figlio di Luciano.
I RICORDI
IL SINDACO ALBESE ALBERTO GATTO
Un sentito ricordo di Giacomo Oddero viene diffuso dal sindaco di Alba Alberto Gatto. Ecco le sue parole.
“In questo triste giorno, è mancato anche il dottor Giacomo Oddero, cittadino albese, insignito della medaglia d’oro della nostra città nel 2007. Giacomo Oddero è stato un padre straordinario della nostra Langa. A lui si deve la realizzazione dell’acquedotto delle Langhe, che cambiò volto alla nostra terra. Uomo delle Istituzioni, uomo del vino, farmacista in via Maestra. In tutti gli ambiti ha sempre ricevuto la stima di tutti. Una stima conquistata con impegno, integrità e lungimiranza. Un uomo visionario il cui contributo per il nostro territorio è un lascito inestimabile, da custodire. Ci stringiamo con commozione e rispetto accanto ai cari e ai familiari.”
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE ALBERTO CIRIO
“La nostra terra di Langhe e Roero – dichiara il presidente della Giunta Regionale Alberto Cirio – perde un uomo a cui dobbiamo molto del successo che abbiamo oggi”. “Un visionario che ha saputo costruire le basi del turismo enogastronomico, consolidando lo stretto legame tra vino e territorio. Un uomo che ho avuto il piacere di conoscere da vicino e con cui ho potuto lavorare fianco a fianco, per tanti anni, nella gestione del turismo. Nella sua esperienza professionale e amministrativa ha sempre saputo cercare e trovare un equilibrio tra le persone e tra i territori. Questa terra lo ricorda anche per la sua preziosa eredità e per quell’intuizione che l’ha portato alla fondazione dell’acquedotto delle Langhe che è stato alla base della crescita e dello sviluppo di questo territorio. Alla sua famiglia e ai suoi cari la vicinanza e il ricordo mio e di tutto il Piemonte: il suo insegnamento continuerà a essere ispirazione e guida per tutti”.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA LUCA ROBALDO
"Desidero esprimere a nome mio personale e dell’Amministrazione provinciale la più grande vicinanza alla Famiglia Oddero – dice il presidente della Provincia Luca Robaldo –. Con la scomparsa del dottor Giacomo Oddero la nostra terra perde uno degli uomini di più grande rilievo, spessore umano e culturale. Con la sua lungimiranza, la sua capacità di visione, la sua integrità e la serietà del suo impegno ha contribuito in maniera determinante al raggiungimento dell’attuale livello di sviluppo e benessere del Cuneese, come testimoniato dalla creazione dell’Acquedotto delle Langhe. Ricordo, a livello personale, la stima per lui nutrita anche a livello familiare e vado con la memoria alle parole di mio papà".
MARIANO RABINO, PRESIDENTE ATL LANGHE MONFERRATO ROERO
Mariano Rabino, presidente dell’Alt Langhe Roero e Monferrato: “Amante e profondo conoscitore delle nostre colline, delle sue tradizioni e della sua vocazione enogastronomica, Giacomo Oddero è stato il primo presidente dell’Ente Turismo dal 1996 al 1999. Con le sue straordinarie capacità di uomo politico e le intuizioni di chi già immaginava un futuro turistico per il nostro territorio, ha contribuito a mettere le basi per costruire la nuova economia che oggi tutti conosciamo, tanto importante per la crescita e il benessere di Langhe Monferrato Roero”.
MARIA LUISA ASCHERI, SINDACA DI LA MORRA
"La scomparsa di Giacomo Oddero – dice la prima cittadina del centro langarolo – ci colpisce profondamente perché perdiamo un uomo che ha dedicato tutta la vita all'impegno pubblico, a partire dal mandato di sindaco della sua amata La Morra, alle altre istituzioni che ha poi presieduto. Un uomo di alti ideali e di grandi idee che ha fortemente contribuito al progresso economico e culturale del nostro territorio. Un uomo saggio che, con rara eleganza umana e professionale, ha segnato il cammino del suo paese nativo e della provincia Granda. Il suo spirito e la sua arguzia li ritroviamo nel nipote Pietro, che ne ha raccolto il testimone e riveste ora la carica di vicesindaco di La Morra. Ci stringiamo a lui e alla sua famiglia in questo triste momento".
ANTONIO DEGIACOMI, CENTRO NAZIONALE STUDI TARTUFO
"Giacomo Oddero – ricorda Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo – è stato fondatore del Centro e suo presidente per 15 anni, una realizzazione che ha consentito di stabilire un metodo a garanzia della qualità, di comunicare un prodotto e un territorio, di promuovere la manutenzione forestale e nuove piantumazioni, di divulgare conoscenze naturalistiche, storiche, antropologiche. Giacomo Oddero ha sempre puntato sulla valorizzazione dell’intero territorio tartufigeno del Piemonte (Langhe, Roero, Monferrato e colline torinesi) e ha sempre avuto una visione nazionale, ad esempio quando fin dal 1980, con un convegno interregionale, invocò una legge quadro nazionale e quando nel 2010 mise a disposizione dell’Associazione Nazionale Città del Tartufo e dei tartufai italiani la proposta di candidare la cerca e cavatura del tartufo a essere inserita nella lista Unesco del patrimonio immateriale, riconoscimento giunto poi nel 2021".
MONICA CIABURRO, DEPUTATA
"Oltre la morte di Papa Francesco, un'altra brutta notizia rende ancora più triste questo giorno di Pasquetta per tutti i cristiani e i piemontesi in modo particolare – dice la parlamentare Fdi Monica Ciaburro –. È davvero con molto dispiacere che ho appreso la dipartita di una persona davvero speciale: Giacomo Oddero. Uomo intelligente e gentile, deciso e raffinato, ha fatto della valorizzazione del territorio la sua missione di vita. È sempre riuscito a vedere lontano più degli altri e prima degli altri. La provincia di Cuneo gli deve molto e non solo come territorio ma anche per la strada che ha indicato e che è ancora estremamente attuale, per chi ha a cuore il nostro futuro. C'è un prima ed un dopo Giacomo Oddero che ancora adesso guarda lontano con lungimiranza, coraggio e forse anche un pizzico di follia, tipica di ogni persona illuminata come lui e stato ed è tutt'ora per la provincia Granda.
IL GRUPPO MICOLOGICO CEBANO
Il presidente Giorgio Raviolo, il Consiglio direttivo e i soci del Gruppo Micologico Cebano partecipano commossi alla scomparsa del dottor Giacomo Oddero ed
esprimono alla famiglia sincere condoglianze. "Da presidente della Fondazione Crc e della Camera di Commercio il dottor Oddero con la sua lungimiranza e passione per il territorio fu sempre vicino e sostenitore del sodalizio e della Mostra del fungo di Ceva. Lo ricorderemo per sempre".
LA FONDAZIONE CASTELLO DI MOMBASIGLIO
"Il Presidente, il Cda, il Direttore ed i dipendenti della Fondazione Castello di Mombasiglio partecipano commossi alla scomparsa del dottor Giacomo Oddero ed esprimono alla famiglia sincere condoglianze. Da Presidente della Fondazione Crc il dottor Oddero con la sua grande lungimiranza e passione per il territorio ebbe un ruolo determinante nell’acquisizione del maniero e nel suo successivo sviluppo. Lo ricorderemo per sempre".