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Attualità | 16 aprile 2025, 13:30

Perle di Dronero, per le ospiti la soluzione potrebbe essere a Santo Stefano Roero

Sono solo voci, ma pare che le Acacie, struttura riaperta con una nuova gestione dopo un periodo di sospensione deciso dall'Asl Cn2, abbia spazio e disponibilità per accoglierle tutte insieme

Perle di Dronero, per le ospiti la soluzione potrebbe essere a Santo Stefano Roero

Torniamo a parlare della "Casa della Divina Provvidenza le Perle" di Dronero, struttura che per oltre un secolo si è occupata di ragazze portatrici di handicap a 360 gradi. 

Un'istituzione religiosa che ha goduto anche della carità, dell'affetto e dell'attenzione del territorio e che chiuderà a fine anno, nonostante i numerosi tentativi di scongiurarlo, a partire da quelli messi in campo dall'amministrazione.

L'ultimo confronto in Comune lo scorso 7 aprile, presenti il sindaco Mauro Astesano e suor Luisa Cirulli, consigliera della Provincia San Vincenzo a livello nazionale, colei alla quale è stato dato l'incarico di comunicare il de profundis: si chiude senza possibilità di trattare. 

Il numero (sono solo 5) e l’età avanzata delle religiose, l’aiuto per loro durante il giorno grazie al personale qualificato ma l’essere sole durante la notte nella gestione, nonché l’avanzare degli anni anche per le 23 ragazze ospiti, non consentono più di continuare la conduzione della struttura. Dapprima uno spiraglio di luce con il possibile subentrare di una cooperativa, poi il rifiuto della proposta e la conferma della chiusura definitiva tra otto mesi. 

Eppure, sempre questa cooperativa che si era fatta avanti potrebbe giocare, anche se in altra sede, un ruolo chiave per la soluzione della vicenda, in particolare per la ricollocazione di 18 delle 23 ospiti. Pare infatti che cinque di loro, le più anziane, siano già state trasferite. Per le altre 18, sempre vissute e cresciute insieme, la soluzione auspicata da tutti sarebbe quella di non separarle e farle, quindi, rimanere insieme. 

Ma dove? Ed ecco che ci spostiamo di svariati chilometri, a Santo Stefano Roero, dove il 17 marzo scorso ha riaperto la casa di riposo “Le Acacie”. 

Nulla di certo e definito, ma pare che la struttura, che era stata chiusa lo scorso ottobre dopo una sospensione imposta dalla Commissione di Vigilanza dell’ASL CN2, abbia la disponibilità per accogliere tutte le ospiti. La gestione è cambiata rispetto a quella che era stata sospesa: è in capo alla Cooperativa “Oltremare”, che opera già in diverse parti del Piemonte e che pare fosse la stessa che si era fatta avanti a Dronero.

Una settantina i posti disponibili; al momento, con la recente riapertura, sono ancora pochi quelli occupati. 

Ecco che la residenza Le Acacie, almeno sulla carta, avrebbe la possibilità di ospitare tutte le ospiti, consentendo loro di restare insieme, come auspicato da tutti per una risoluzione davvero positiva della vicenda. 

Barbara Simonelli

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