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Cronaca | 24 settembre 2024, 08:45

Scoperti 500mila euro di crediti di imposta inesistenti finanziati sul PNRR in Granda

Concluse le articolate attività di controllo, da parte della Guardia di Finanza di Fossano, nei confronti di alcuni imprenditori operanti in provincia

Scoperti 500mila euro di crediti di imposta inesistenti finanziati sul PNRR in Granda

I militari della Tenenza di Fossano, nell’ambito delle attività volte alla tutela del bilancio Nazionale e dell’Unione Europea, hanno concluso delle articolate attività di controllo nei confronti di alcuni imprenditori operanti nella provincia di Cuneo che hanno consentito di individuare crediti d’imposta inesistenti la cui copertura è stata finanziata nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le attività investigative condotte dai Finanzieri sono scaturite da una mirata analisi rischio diretta ad enucleare i contribuenti connotati da elevati indici di rischiosità fiscale.

In particolare, l’analisi della documentazione acquisita in sede di ispezione, ed i successivi approfondimenti espletati, hanno permesso di appurare che i costi rendicontati dalle società sottoposte a controllo (pari a circa € 900.000) per l’erogazione dei corsi di formazione nel settore informatico a favore dei propri lavoratori dipendenti, sono risultati essere fittizi in quanto mai realmente sostenuti.

Pertanto i crediti d’imposta maturati, pari al 50% dei costi rendicontati, sono risultati essere inesistenti.

Gli operatori economici verificati, vista la puntuale ricostruzione fatta dalla Fiamme Gialle, hanno confermato tali rilievi versando nelle casse dello Stato la totalità dei crediti indebitamente fruiti, pari a circa 500.000 euro (compresi di sanzioni ed interessi).

I controlli sopra descritti si inseriscono nell’alveo delle attività che la Guardia di Finanza pone in essere allo scopo di prevenire e reprimere qualsiasi condotta che possa pregiudicare il corretto utilizzo delle risorse finanziarie nazionali stanziate per la crescita produttiva e occupazionale, contrastando lo sperpero e l’illecita percezione di capitali destinati agli investimenti per lo sviluppo del Paese.

Le condotte illecite sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna.

c.s.

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